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La straordinaria storia di Hachiko, il cane che ha emozionato il Giappone

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Hachiko è ricordato in tutto il Giappone come esempio di fedeltà. Ha aspettato il suo padrone per nove anni, prima di lasciarsi morire. La storia di Hachiko è una storia così commovente da aver ispirato ben due film: il primo è del 1987, intitolato “Hachiko Monogatari”, e “Hachiko-Il tuo...

Hachiko è ricordato in tutto il Giappone come esempio di fedeltà. Ha aspettato il suo padrone per nove anni, prima di lasciarsi morire.

La storia di Hachiko è una storia così commovente da aver ispirato ben due film: il primo è del 1987, intitolato “Hachiko Monogatari”, e “Hachiko-Il tuo migliore amico” del 2009 con Richard Gere. La vera storia di Hachiko risale al 10 novembre 1923, quando è nato il piccolo Hachiko; Hidesaburo Ueno era un professore di agroingegneria all’Università Imperiale di Tokyo che accolse il cagnolino quando aveva solo due mesi. Ogni giorno Ueno si recava alla stazione di Shibuya per prendere il treno e il fido Hachiko condivideva la strada insieme a lui; alle cinque, quando l’uomo tornava, il cane lo aspettava alla stazione per accoglierlo con feste e tante coccole. Due anni dopo, però, il 21 maggio 1925, Ueno morì per un ictus e quando Hachiko si recò in stazione, non lo trovò. Ogni giorno, per nove anni, Hachiko aspettava il suo padrone fuori dalla stazione, nella speranza di vederlo ricomparire. I passanti si affezionarono al cane, fermandosi per dargli una carezza e portargli del cibo. L’8 marzo 1934 Hachiko morì per filariasi e quella giornata fu proclamata lutto nazionale. Il suo corpo fu esposto al Museo Nazionale di Natura e Scienza di Shibuya.