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Omicidio Reggiolo, 31enne ucciso a colpi di pistola sulla porta di casa

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Omicidio Reggiolo, Francesco Citro, autista 31enne, è stato ucciso mentre rientrava nel suo appartamento. Lascia una moglie e due figli.

Un omicidio Reggiolo priva una donna del marito e due bimbi del padre. Francesco Citro aveva 31 anni, e di professione faceva l’autista. Non si sa bene come e perché, è stato ucciso a colpi di pistola, dopo che era stato fatto uscire un attimo dall’appartamento in cui viveva, da qualcuno che aveva salito le scale. Poche ore prima, l’auto della moglie è stata bruciata. Sono in corso le indagini per far luce su questa pericolosa e drammatica vicenda.

Omicidio Reggiolo

Quello che è successo ieri sera contro Francesco Citro sembra proprio un accanimento. Circa tre ore prima dell’omicidio Reggiolo, hanno bruciato l’auto della moglie. Poi qualcuno è andato davanti alla sua porta, lo ha fatto uscire un attimo e lo ha ucciso. Il fattaccio che ha tinto di sangue Reggiolo è avvenuto intorno alle ore 11 di ieri del 23 novembre. Muore così Francesco Citro, 31 anni, originario di Cutro, sposato e padre di due bambini, di professione autista per una società di Reggio Emilia. Quella della povera moglie è addirittura la terza automobile messa a fuoco nel giro di nove giorni nella stessa zona. E adesso la vicenda inizia a farsi ancora più brutta, perché dopo le fiamme sono giunti anche gli spari e l’omicidio Reggiolo.

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Auto bruciata

Il povero Francesco Citro viveva in una palazzina chiamata Corte Agnese, in via Papa Giovanni XXIII a Villanova, frazione di Reggiolo. Poco dopo le di ieri sera, degli individui ancora ignoti hanno dato alle fiamme la Volkwagen Golf di sua moglie. A dare l’allarme è stato un ragazzo che aveva appena terminato la sua giornata lavorativa e che vive nella zona. Pochi istanti dopo, dal palazzo è uscito lo stesso Francesco Citro con un suo amico. Le fiamme sono state spente con un estintore che era presente all’interno di Corte Agnese.

Subito è partita la chiamata al 115. I vigili del fuoco di Guastalla sono giunti sul luogo con due squadre e due mezzi. Le fiamme erano già state soffocate, ma i pompieri hanno staccato i cavi della batteria per mettere in sicurezza l’auto diesel. Nel frattempo, davanti alla palazzina si era formato un gruppo di gente osservatrice, tra passanti curiosi e residenti. Non molti minuti dopo, sul luogo dell’incendio, è arrivata anche una squadra di carabinieri del Nucleo radiomobile di Guastalla. I militari hanno raccolto le testimonianze per iniziare ad indagare sul caso. Purtroppo, da lì a poco ci saranno importanti sviluppi sulla vicenda.

La matrice dolosa non è mai stata in dubbio, né mai messa in discussione. Il forte odore di benzina che si percepiva era inequivocabile, e in seconda battuta, i delinquenti hanno abbandonato, nei pressi all’auto, la tanica con la quale hanno cosparso la parte anteriore della carrozzeria di liquido infiammabile.