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Ostia, aggressione al giornalista: 'Adesso temo una vendetta degli Spada'

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Il 7 novembre scorso a Ostia il giornalista Daniele Piervincenzi ha subito un'aggressione da parte di Roberto Spada. A quanto detto dal pugile erede del boss e fratello 'Romoletto', il malcapitato giornalista stava ficcando troppo il naso negli affari della sua famiglia. Risultato: una testata. Robe...

Il 7 novembre scorso a Ostia il giornalista Daniele Piervincenzi ha subito un’aggressione da parte di Roberto Spada. A quanto detto dal pugile erede del boss e fratello ‘Romoletto’, il malcapitato giornalista stava ficcando troppo il naso negli affari della sua famiglia. Risultato: una testata. Roberto Spada, in seguito alla decisione del tribunale di Roma, si trova in carcere in custodia cautelare. Ma l’accaduto di Ostia catapulta il giornalista Rai nella paura, per se stesso e per la sua famiglia, ora che Roberto protesta dal carcere.

Ostia, Spada si difende

Roberto Spada è accusato di lesioni aggravate dal metodo mafioso e da ingiustificabili motivi per l’aggressione alla troupe di Nemo, trasmissione Rai, che provava a intervistarlo riguardo alle elezioni a Ostia. Da qualche giorno il pugile è detenuto nel carcere di Tolmezzo. La sua difesa ha richiesto la revoca della misura cautelare in carcere e la concessione dei domiciliari. Il tribunale del riesame di Roma deciderà tra poche ore se confermare o meno tali misure.

Chi è Roberto Spada

Roberto Spada di 43 anni è il fratello del boss Carmine. E’ stato segnalato già in precedenza per furto, rapina, ricettazione, estorsione e apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo. Ma i sospetti odierni della Direzione distrettuale antimafia del tribunale di Roma riguardano accuse peggiori, secondo le quali Roberto sarebbe il reggente del clan insieme al fratello. Ad aggravare la sua condizione è una presunta, quasi certa, partecipazione attiva di Spada nel traffico di droga. Ma per il fratello del boss, è tutto falso. Gli unici suoi grandi amori sono il pugilato e il poker.

La paura continua

La paura del giornalista Piervincenzi si è avvertita fin da subito dopo l’aggressione e la rottura del naso conseguente. Non si recò all’ospedale di Ostia per farsi medicare perchè temeva che la famiglia Spada potesse seguirlo e rubarli la telecamera con i video che aveva girato insieme alla troupe. Il giornalista picchiato teme ritorsioni soprattutto per la sua famiglia, che vive insieme a lui ore di terrore. Il tutto si giustifica se si pensa agli aspetti per cui è noto qualsiasi atto mafioso: la vendetta. Ogni disappunto dei clan mafiosi e gli atti ritenuti offensivi per i boss, sono stati puniti in passato con stragi ed eventi al di sopra di ogni aspettativa da parte degli uomini di giustizia. Le cose sono cambiate e forse migliorate, ma la paura, per il giornalista e la sua famiglia, continua. E cresce.