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Truffa agli anziani. Si vestono da finanzieri: "Dobbiamo perquisire casa"

Truffa agli anziani. Si vestono da finanzieri: "Dobbiamo perquisire casa"

Si sono presentati in una casa di Grassina alle 5,45 del mattino da una coppia di ottantenni. Il procuratore: "Chiedete sempre di vedere il mandato di perquisizione" Anziani nel mirino delle truffe. Ma c’è una nuova frontiera nel losco settore delle truffe agli anziani. Ed  un nuovo grande alla...

Si sono presentati in una casa di Grassina alle 5,45 del mattino da una coppia di ottantenni. Il procuratore: “Chiedete sempre di vedere il mandato di perquisizione”

Anziani nel mirino delle truffe. Ma c’è una nuova frontiera nel losco settore delle truffe agli anziani. Ed un nuovo grande allarme. Dopo i periodi dei falsi esattori, dei falsi tecnici Enel e Telecom e dei falsi avvocati, ora alcuni truffatori si sono travestiti da finanzieri ed hanno simulato delle perquisizioni per derubare le coppie di anziani.

E’ accaduto già due volte a poche ore di distanza il 14 ottobre scorso. Su entrambi gli episodi, denunciati ai carabinieri, sono in corso indagini coordinate dal procuratore aggiunto di Firenze Luca Turco. Ma dalla procura parte un appello: nel malaugurato caso in cui si presentino alla porta dei carabinieri, dei poliziotti o dei finanzieri, pretendere in primis il mandato di perquisizione, poi chiamare i centralini dell’emergenza (112, 113 o 117) e verificare se si tratta effettivamente di una perquisizione, dovete anche pretendere l’assistenza di un avvocato.

Il 14 ottobre i falsi finanzieri si sono presentati alle 5,45 del mattino presso una villetta di Grassina (Bagno a Ripoli), dove abita una coppia di ottantenni, i genitori del titolare di un autosalone. I falsi finanzieri erano in tre, due uomini e una donna, con tanto di pettorine d’ordinanza con la scritta “Guardia di Finanza” e l’ auto (civile) con il lampeggiante. Ai due anziani hanno venduto la storia che ci fosse qualcuno che voleva fare del male al figlio : “Sappiamo che vende anche venti auto usate al giorno e che fa un sacco di nero, perciò dobbiamo verificare”.

Con questa scusa si sono fatti aprire la cassaforte, da cui hanno prelevato i gioielli e 15 mila euro in contanti. “Dobbiamo portarli con noi”, hanno detto ai due anziani. E si sono fatti consegnare anche i 300 euro che il marito aveva nel portafogli e i 100 euro della moglie. La “perquisizione” è durata mezz’ora. Il bottino ammonta a un totale di 65 mila euro. I risparmi di una vita.

Poco dopo, intorno alle ore 8, i falsi finanzieri, tre uomini e una donna, quasi sicuramente le solite persone con però un complice in più, si sono presentati in un’altra villetta a Campi Bisenzio. Qui abitano due imprenditori di 80 anni, titolari di un macello. Anche in questo caso indossavano i soliti giubbotti scuri con la scritta “Guardia di Finanza” e sono entrati dichiarando di dover perquisire l’abitazione. I ladri tra di loro si attribuivano dei gradi e uno veniva chiamato “capitano”. “Sappiamo che fate il nero”, hanno detto. Sono quindi riusciti a farsi aprire la cassaforte e un caveau nel sottosuolo dell’abitazione e si sono impadroniti di il tutto denaro, dei gioielli e degli orologi di valore (Panerai, Cartier, Iwc) per oltre 50 mila euro. I proprietari a un certo punto si sono insospettiti : “Ma come, non fate neppure un verbale di sequestro?”. Allora i truffatori, fingendo sdegno, hanno sequestrato i loro telefoni cellulari e li hanno invitati a seguirli in caserma. Appena il tempo, per il marito, di mettersi qualcosa indosso e i falsi finanzieri si sono chiaramente volatilizzati con tutto il bottino.