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Valle Piola, borgo abbandonato in provincia di Teramo

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Ubicazione e caratteristiche Valle Piola è un borgo medievale abbandonato che si trova nel paese di Torricella Sicura, in provincia di Teramo, in Abruzzo. E’ situato tra i Monti della Laga, uno dei gruppi montuosi più alti dell’Appennino, ed è compreso nel distretto chiamato “Tra due Re...

Ubicazione e caratteristiche

Valle Piola è un borgo medievale abbandonato che si trova nel paese di Torricella Sicura, in provincia di Teramo, in Abruzzo. E’ situato tra i Monti della Laga, uno dei gruppi montuosi più alti dell’Appennino, ed è compreso nel distretto chiamato “Tra due Regni” del Parco Nazionale. E’ costituito da poche case di pietra, una chiesa, dedicata a San Nicola e un casale di pastori. Le case dispongono dei cosiddetti gafii (singolare gafio), ovvero balconi in legno di epoca longobarda.

La storia

Il primo documento scritto sul borgo risale al 1059, dove si parla di un “comune rurale” sostanzialmente indipendente. Dopo il 1152 i territori montani vennero abbandonati, anche perché occorreva ripopolare la città di Teramo, da dove proveniva la facoltosa famiglia Menghini, che a Valle Piola fece costruire una serie di case che portano ancora oggi il suo nome. Forse qui visse anche un’altra ricca famiglia, quella di De Valle. Siccome il paese era isolato, la popolazione doveva provvedere autonomamente al proprio mantenimento, dedicandosi all’allevamento di bovini, suini, ovini, equini e coltivando soprattutto patate e legumi su un piccolo pezzo di terra, a sua volta suddiviso da muri di pietra secco attualmente in rovina. Tuttora l’attività principale qui è la pastorizia: vi viene un pastore soltanto d’estate, vivendo in una casa costruita in anni più recenti. In passato erano anche attivi un mulino, un forno che consentiva la produzione di calce per le abitazioni e si praticava il commercio del legname. Gli abitanti erano quasi tutti analfabeti e si esprimevano in un dialetto di origine longobarda, che coloro che vivevano nei borghi circostanti non capivano. Le uniche persone colte erano il parroco e molto più avanti, nei primi del Novecento, il maestro di scuola. Dal XIII secolo all’Unità d’Italia la popolazione, scontenta delle proprie condizioni di vita, deve aver partecipato alle varie ribellioni della zona contro i regnanti che si sono succeduti: alcuni storici sostengono vi sia stata una vera e propria guerra civile. A Valle Piola trovarono rifugio numerosi briganti contro i Borbone, mentre durante la Resistenza fu una base partigiana nella cosiddetta Resistenza di Bosco Martese, luogo che si trova proprio su Monti della Langa.

L’abbandono e i tentativi di recupero

Il borgo è stato abbandonato nel 1977, dopo che la famiglia Menghini, i cui membri erano ormai troppo anziani per occuparsene, decise di andare via, vendendo le sue proprietà per 18.000 lire. Nell’aprile del 2011 si è cercato di vendere il borgo online a prezzo più che ragionevole, 550.000 euro, sperando che qualcuno si occupasse dei lavori di restauro perché questo luogo potesse riprendere vita, ma non è stato ancora trovato un acquirente. Dall’agosto del 2012 si svolge una rievocazione storica medievale con uomini in abiti da cavaliere e nell’agosto del 2013 il Comune ha affittato il casale alla Proloco e di Torre Sicura per l’accoglienza dei turisti ed eventuali manifestazioni. In questo suggestivo luogo, negli anni scorsi sono stati girati un film ed un mediometraggio: Partita immortale, pellicola di Donato Di Pasquale, e Una storia di lupi di Cristiano Donzelli.

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