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Abatantuono e la sua malattia: rischiò la vita con una siringa di cortisone. Necessaria un'operazione chirurgica.

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Enzo Jannacci mise in pericolo la vita di Diego Abatantuono. Torna virale il racconto tragicomico sulle gag dello storico Derby Club

Torna virale uno dei racconti – presunti o veri, ma sicuramente tragicomici – sulla vita dell’attore Diego Abatantuono. Lo “zebrone” avrebbe rischiato la vita per una iniezione di Campari soda.

A somministrargli il micidiale “cocktail” sarebbe stato il cantautore Enzo Jannacci, del quale quest’anno si è celebrato il decennale della scomparsa.

Diego Abatantuono e la sua malattia: si rese necessaria un’operazione chirurgica

Siamo nell’Italia ferita, ma spensierata, del dopoguerra. Nel 1959 a Milano apriva lo storico locale notturno “Derby Club”, che chiuderà nel 1985. È stato come una sorta di staffetta tra la città dei comici e dei cantautori e il degrado della Milano da bere degli anni Ottanta, che si concluderà con il lancio di monetine contro Craxi e la drammatica stagione della fine della Prima Repubblica con Tangentopoli.

Il Derby diventa il locale simbolo del cabaret. Una vera e propria palestra per il “Gruppo Repellente”, popolato di esordienti che segneranno la storia dello spettacolo e della comicità italiana. L’allegra comitiva era composta da Diego Abatantuono, Enzo Jannacci, Mauro Di Francesco, Giorgio Porcaro, Massimo Boldi e Giorgio Faletti.

Proprio Abatantuono e Jannacci, a fine ’70, si renderanno protagonisti di una gag che per alcuni è accaduta veramente, per altri è una trovata da burloni della commedia surreale. In verità erano anni in cui il confine tra realtà e finzione era ben più definito rispetto a oggi, ma c’era tanta voglia di ridere e di ricostruire un Paese dalle ceneri della guerra.

Diciamo che nel teatro delle maschere si poteva giocare davvero tra ciò che è reale e ciò che è verosimile. Oggi, invece, le maschere sono nella vita vera.

Quella volta che Abatantuono rischio di morire per una siringa al Campari

Durante le prove dello spettacolo La Tappezzeria, Abatantuono accusa dei dolori che cedono poi a una forte tosse. Per guarire da quello che sembra un malanno di stagione, Diego assume uno sciroppo. Ma non basta. Si pensa così a una tonsillite, dato che il giovane Diego non aveva subito un intervento da bambino proprio alla gola.

A quel punto “entra in scena” Enzo Jannacci che decide di somministrargli quella che appare a tutti una “siringa miracolosa”. In realtà, il liquido iniettato è un mix di cortisone e qualche goccia di Campari Soda. Pochi secondi dopo si apriva il sipario e Diego affrontava il pubblico. Peccato che a sipario chiuso, la febbre sia salita ulteriormente.

Abatantuono, così, decide di provarle tutte, seguendo anche il consiglio di Enzo: salire ad alta quota, come si usava fare all’epoca, per respirare più ossigeno. L’attore raggiunge così i 2mila metri, ma dopo 48 ore la situazione precipita: dalle alte vette finisce in ospedale con una diagnosi da paura (aveva contratto una infezione grave) e la verità sulla medicina “amara”, a base di Campari.

Possiamo dire che la Milano lui se l’è bevuta davvero, uscendone indenne. Ma questa storia, vera o semiseria che sia, potrebbe diventare la scena tragicomica di un film.