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Aereo caduto a Cuba: sale il numero delle vittime

Aereo caduto a Cuba

Sale a 111 il numero delle vittime dell'aereo caduto a Cuba. E' morta infatti una delle tre sopravvissute al disastro.

Continua ad aggravarsi purtroppo il bilancio delle vittime dell’aereo caduto a Cuba. Salgono infatti a 111 i morti, dopo il decesso in ospedale di una delle tre sopravvissute al disastro aereo. A bordo del Boeing 737 precipitato il 18 maggio c’era anche una donna originaria di Cuba ma naturalizzata italiana. Ancora da accertare le cause che hanno portato allo schianto dell’aereo, fabbricato ben 40 anni fa.

Le vittime dell’aereo caduto a Cuba

A bordo dell’aereo caduto a Cuba venerdì 18 maggio c’erano in totale 113 persone tra passeggeri, assistenti di volo, piloti e tecnici. Quasi tutti i passeggeri sono morti sul colpo tra cui Carmen, una 50enne di origine cubana naturalizzata italiana dopo il matrimonio con Massimo Navaro. La donna si trovava a Cuba per far visita ad alcuni parenti e doveva rientrare in Italia il giorno dopo la tragedia. Il marito non era partito con lei ma era rimasto a Cilavegna (Pavia), dove viveva la coppia.

Solo tre donne sono riuscite a sopravvivere al tragico incidente. A lottare tra la vita e la morte una giovane ragazza di 19 anni, Mailen Diaz, e una donna di 39 anni, Emiley Sanchez. Entrambe cubane, stavano rientrando a Holguin dove risiedono. Attualmente, sono ricoverate in un ospedale de L’Avana in prognosi riservata.

Fino a poche ore fa ad aggrapparsi alla vita c’era anche Gretell Landrove Font, una giovane di 23 anni. Dopo giorni di agonia, la ragazza si è arresa ieri pomeriggio a causa delle gravissime ferite riportate durante lo schianto dell’aereo. Gretell, racconta la madre ai quotidiani locali, era ballerina di flamenco ma stava studiando ingegneria, tanto che le mancavano pochissimi esami prima della laurea. Ad oggi, quindi, sale a 111 il numero delle vittime.

Trovata la scatola nera

Il volo DMJ/CU 972 era partito dall’aeroporto de L’Avana con direzione Holguin, cittadina ad est dell’isola di Cuba. Il velivolo, con 40 anni di servizio alle spalle, dopo essere decollato ha perso improvvisamente quota. L’aereo ha sfortunatamente toccato i fili dell’alta tensione ed ha preso fuoco quando ancora in aria. Poco dopo la tremenda esplosione: l’aereo si è completamente disintegrato ed i vari pezzi, molti dei quali minuscoli, si sono sparpagliati nell’arco di un paio di chilometri.

L’aereo era della compagnia messicana Global Air (Damojh Airlines) ed era stato noleggiato dalla Cubana de Aviacion per effettuare collegamenti interni. Stando alle ultime ricostruzioni, dopo il decollo il Boeing 737 avrebbe effettuato una manovra pericolosa, anche se non è ancora chiaro per quale motivo. Il velivolo infatti avrebbe virato verso il primo terminale dell’aeroporto internazionale José Martì de L’Avana.

A fare probabilmente luce sulle cause del terribile incidente aereo, il peggiore dal 1989, saranno le scatole nere. Almeno una si è salvata infatti dalla distruzione. Il ministro cubano dei Trasporti, Adel Yzquierdo, ha comunicato che gli uomini che in questi giorni stanno raccogliendo tutti i pezzi dell’aereo e gli eventuali resti umani hanno trovato “in buone condizioni” una scatola nera.