Marianna Piacente L’Afghanistan non si ferma. Dopo la scossa di magnitudo 6.3 che sabato 7 ottobre ha raso al suolo almeno tredici villaggi nel distretto di Zindah Jan, nella provincia di Herat, un altro terremoto di magnitudo 4.9 colpisce la parte occidentale dello stato asiatico.
Oltre undicimila persone colpite dal terremoto in Afghanistan
Stando ai dati comunicati da Kabul, la scossa di sabato avrebbe causato la morte di almeno 2.053 persone, a cui si sommano oltre 1.200 feriti. L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) riporta numeri diversi: 1.023 morti e 1.663 feriti. In ogni caso, sono oltre undicimila le persone colpite. Sulla scossa di lunedì 9 ottobre un medico dell’area ha commentato all’agenzia Dpa: «È stata abbastanza forte, le persone si sono rifugiate nei parchi, negli spazi aperti, nei giardini». Nel Paese da due anni di nuovo nelle mani dei Talebani si cercano ancora i corpi tra le macerie.
Terremoto in Afghanistan, danni anche alle costruzioni
L’area colpita dalla scossa di terremoto di magnitudo 6.3 di sabato 7 è una delle più densamente popolate del Paese: nella provincia di Herat vivono quasi due milioni di persone e il bilancio delle vittime è, con ogni probabilità, destinato a crescere. Alle morti si uniscono ingenti danni alle costruzioni: state danneggiate (o sono crollate) almeno 1.300 case e numerosi villaggi, gran parte dei quali difficile da raggiungere, sono stati rasi al suolo.
