Bellezze all’italiana. Agrigento sarà la Capitale italiana della Cultura 2025. A proclamarla, nel corso di un evento ministeriale presenziato dai sindaci delle altre città finaliste, è stato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
Tra tradizione e novità
Insieme al capoluogo siculo, erano in finale anche Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia). Agrigento ha avuto la meglio. E poi, una novità: «Dall’anno prossimo ci sarà anche la Città dell’arte contemporanea» ha annunciato il ministro Sangiuliano.
I riconoscimenti legati al titolo
Il titolo di Capitale italiana della Cultura è valido per un anno: la prima ad aggiudicarselo nel 2016 fu Mantova. Dopo di essa, Pistoia (2017), Palermo (2018), Matera (2019) e Parma (2020), che lo è rimasta anche nel 2021 per via di una proroga legata alla pandemia. Lo scorso anno è toccato all’isola partenopea di Procida, quest’anno a Bergamo e Brescia. Nel 2024 toccherà a Pesaro. E poi sarà il turno di Agrigento, la Valle dei Templi conosciuta in tutto il mondo per la sua capacità di evocare, a distanza di millenni, la matrice ellenica che l’ha resa e la rende tuttora una delle città più belle del Pianeta.