> > Lotta Aids, Lorenzin: 'con Hiv non si scherza, via campagna social per i giov...

Lotta Aids, Lorenzin: 'con Hiv non si scherza, via campagna social per i giovani'

Lotta aids

Per la lotta all'Aids il Ministero della Salute lancia la campagna social, a partire da Youtube.

Lotta Aids, una battaglia che l’Italia porta avanti dal 1981. Nel 2016 sono state registrate 3.451 nuove diagnosi di infezione Hiv: si è quindi verificata una leggera diminuzione sia nel numero delle diagnosi sia nell’incidenza, ma il dato è minore tra i giovani sotto i 25 anni. Queste statistiche pervenute dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) a pochi giorni dalla Giornata Mondiale per la lotta all’Aids dell’1 dicembre: l’Italia è al tredicesimo posto in Ue. Il problema, ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, è “la diminuita percezione del rischio soprattutto tra i ragazzi”.

Lotta Aids, campagna social

Il ministero lancia una nuova campagna di sensibilizzazione per conoscere gli effetti e le cause dell’Aids, usando come mezzi di informazione, oltre alla televisione, anche i social media più diffusi tra i giovani, a partire da Youtube. La priorità nella lotta Aids, ha detto il ministro, è “innalzare immediatamente il livello di attenzione su Aids e malattie sessualmente trasmesse, perché c’è poca consapevolezza soprattutto tra i ragazzi”. Oggi, infatti, ha rilevato, “arrivano pazienti anche molto giovani che non hanno mai fatto il test e hanno già Aids conclamato, il che rende più difficile anche la terapia”.

Flu fighters contro l’influenza

Per promuovere la campagna di vaccinazione antinfluenzale alcuni dei ricercatori dell’Istituto superiore di sanità ogni giorno in prima linea nella lotta alle malattie infettive hanno deciso di metterci la propria faccia, pubblicando sul portale di epidemiologia ‘EpiCentro’ le proprie fotografie mentre si vaccinano. Tra i Flu Fighters protagonisti degli scatti, alleati della prevenzione e di una corretta informazione sui vaccini, Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie infettive dell’Iss afferma che più di un terzo del totale delle diagnosi riguarda stranieri, soprattutto quelli che provengono da aree ad elevata velocità di trasmissione del virus.

Bando dell’Iss

L’Istituto superiore di sanità ha emanato un bando per coinvolgere le strutture con le migliori esperienze in ambito sanitario con lo scopo di realizzare il miglioramento dei percorsi clinici e misure assistenziali nel nostro Paese. Il bando mira a costruire un campo di enti e amministrazioni che operano nel settore della ricerca e dell’assistenza, tra cui anche università e fondazioni senza scopo di lucro. Con quest’azione l’Istituto vuole incentivare il patrimonio di esperienza acquisito sul territorio nazionale per garantire equità e accesso nelle cure attraverso la costruzione di indicatori e di strumenti in grado di esaminare il funzionamento del sistema sanitario, garantendo qualità e sostenibilità.

I giovani sottovalutano i rischi

I giovani molto spesso sottovalutano i rischi, per questo il ministero ha deciso di attirare il loro interesse sui social, a cui la maggior parte dei giovanissimi dedicano almeno metà della loro giornata. L’80% degli under 25 che contraggono la malattia, sono i ragazzi che non hanno svolto alcun test. L’informazione e la prevenzione devono essere gli hashtags più usati per evitare “una vera e propria guerra alla malattia”, come sostiene Rezza. Prima ancora del #selfie, utilizziamo le parole chiave per la nostra salute: #vivereinformati#viverebene.