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Alluvione Libia, sale il conto della vittime a Derna: oltre 11mila

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Secondo i dati dell'Oms, sale a 11mila il conto dei morti nell'alluvione che ha colpito la città di Derna, in Libia.

Secondo gli ultimi dati dell’Oms, l’alluvione che ha colpito la Libia ha provocato la rottura di due dighe, inondandi la città di Derna. Oltre 11mila morti e 10mila dispersi.

Alluvione Libia, più di 11mila morti a Derna

La tempesta Daniel ha provocato la rottura di due dighe a monte della città di Derna, in Libia, causando un’alluvione di dimensioni di uno tsunami senza precedenti, come riporta anche un aggiornamento dell’Ocha (Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Internazionali):

“Secondo la Mezzaluna rossa libica, queste inondazioni senza precedenti hanno causato circa 11.300 morti e 10.100 dispersi nella sola città di Derna. Si prevede che questi numeri aumenteranno poiché le squadre di ricerca e soccorso lavorano 24 ore su 24”.

OMS: “Situazione umanitaria grave”

In un comunicato stampa, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato che sono stati identificati i corpi di quasi 4mila persone e che “più di 9.000 persone” risultano ancora disperse.

“La situazione umanitaria rimane particolarmente grave a Derna”, conferma l’Ocha, secondo cui nella città di Derna mancherebbe l’acqua potabile e al momento quasi 60 bambini risultererebbero intossicati dall’acqua non potabile.

L’allarme di Medici Senza Frontiere: “Rischio diffusione malattie”

Organizzazioni umanitarie come Medici Senza Frontiere e Islamic Relief avvertono che in questa fase di emergenza umanitaria non è da escludere la diffusione di malattie:

In condizioni come queste, le malattie possono diffondersi rapidamente poiché i sistemi idrici sono contaminati. La città odora di morte. Quasi tutti hanno perso qualcuno che conoscono”. Così conferma MSF, che nel frattempo afferma di aver organizzato squadre nell’Est del paese per valutare azioni concrete di aiuto e soccorso.

Con questo tipo di eventi possiamo davvero preoccuparci delle malattie legate all’acqua”, conclude Manoelle Carton, coordinatrice medica di MSF a Derna.