Lisa Pendezza Proseguono le indagini per ricostruire la dinamica della tragica morte di Andrea Barone, il 15enne di Cusano Milanino deceduto dopo essere precipitato dal tetto del centro commerciale Sarca di Sesto San Giovanni, dove era salito per scattare un selfie. Intorno alle ore 22.20 è scattato l’allarme che segnala la presenza di persone sulle scale esterne del centro. I vigilantes hanno trovato i tre amici di Andrea: “Il nostro amico è lassù, crediamo sia caduto, non lo troviamo”.
Morto per un selfie
“Volevano farsi un selfie per far vedere che avevano ‘conquistato’ la cima del cinema”, hanno raccontato alla polizia gli amici di Andrea. Hanno cercato di mettersi in contatto con lui chiamandolo al cellulare, ma senza ottenere risposta. Quando gli agenti delle forze dell’ordine sono arrivati sul posto hanno scoperto che Andrea era precipitato nel condotto dell’aria. Una caduta di circa 30 metri, dal tetto fino al secondo piano interrato del centro commerciale. I vigili del fuoco lo hanno estratto con difficoltà. Ricoverato all’ospedale milanese Niguarda, Andrea è deceduto dopo qualche ora in prognosi riservata.
Mancanza di sicurezza
Gli amici e i conoscenti lo hanno descritto come “un bravo ragazzo, casinista e curioso”. Ma “faceva certe volte cose senza logica. So che sui tetti c’era salito più volte“, come testimonia la sua foto profilo su Instagram. “Non ho parole, perdere la vita per una fotografia”, ha commentato un’amica.
“Non è vero che mio figlio facesse quei giochi lì”, ha replicato il padre. La tragedia, continua l’uomo intervistato dalla Stampa, poteva essere evitata se fossero state rispettate le norme di sicurezza. “Mio figlio non ha scavalcato muri o cancellate, nessuno della sicurezza gli ha impedito di salire sul tetto e non c’erano grate a coprire il condotto in cui è caduto. È caduto per decine di metri, senza nemmeno che ci fossero grate intermedie”.
