> > Passa la Manovra in Senato con voto di Fiducia: tutte le misure nel dettaglio.

Passa la Manovra in Senato con voto di Fiducia: tutte le misure nel dettaglio.

default featured image 3 1200x900

Il governo ha posto, e ottenuto, la fiducia sulla manovra, in aula al Senato. I sì sono stati 257, 41 i no. La manovra lorda, nella sua versione definitiva, vale 34,9 miliardi di euro nel triennio 2012-2014. L'entità della correzione sui saldi determina quindi una variazione rispetto al tendenzial...

Il governo ha posto, e ottenuto, la fiducia sulla manovra, in aula al Senato. I sì sono stati 257, 41 i no. La manovra lorda, nella sua versione definitiva, vale 34,9 miliardi di euro nel triennio 2012-2014. L’entità della correzione sui saldi determina quindi una variazione rispetto al tendenziale dei conti pari a 21,4 miliardi nel 2014. Mentre le risorse che vengono destinate alle diverse voci si spesa, come la riduzione dell’Irap, gli incentivi per lo sviluppo e l’Ace, ammontano a 13,4 miliardi nel 2014. Per quanto riguarda la composizione della manovra, le risorse vengono reperite prevalentemente dal lato delle entrate, che sono pari all’85% nel 2012, a fronte di minori spese che coprono il restante 15%. Nel 2013 le entrate ammontano al 79% e la correzione della spesa è del 21%, mentre l’anno successivo le entrate ammontano al 74% (25,8 miliardi), mentre il taglio della spesa arriva al 26% (9 miliardi). Queste le misure previste dalla Manovra:

BANCHE. Gli istituti di credito potranno chiedere allo Stato la garanzia sulle proprie passività con scadenze fino a cinque anni, per affrontare la crisi di liquidità. L’agevolazione è valida fino a giugno del prossimo anno. I dirigenti, amministratori e sindaci di banche che ricoprono un doppio incarico in banche, societa’ finanziarie o assicurazioni dovranno scegliere quale incarico mantenere entro 90 giorni. Scaduto il termine decadono da entrambi gli incarichi.

CASA. Sconto di 50 euro a figlio fino a 26 anni, della tassa sulla prima casa, fino a un massimo di 400 euro. Complessivamente la franchigia potrà arrivare fino a 600 euro. L’Imu (imposta municipale propria) dal prossimo anno prenderà il posto dell’Ici, con un’aliquota dello 0,4% sulla prima casa (che i comuni potranno variare di 0,2 punti) e dello 0,76% sulle seconde case (che i comuni potranno variare di 0,3 punti). Aumentano i moltiplicatori, utilizzati per la rivalutazione delle rendite catastali, che arrivano a 160 per gli immobili del gruppo A (abitazioni). Ancora un anno di tempo, invece, per la tassa sui rifiuti e servizi, che scatterà a partire dal 2013.

CONTI CORRENTI. Viene eliminata l’imposta di bollo, per i conti correnti con giacenza media annua inferiore a 5.000 euro. Per le imprese, invece, il tributo sale da 73,8 a 100 euro., con un rincaro quindi di 26,2 euro.

FARMACI. L’Agenzia italiana del farmaco dovrà individuare, entro quattro mesi, l’elenco dei farmaci di fascia C (privi di ricetta) che potranno vendere anche le parafarmacie e la grande distribuzione. Diventa più soft anche la norma che da decadere, entro il 13 agosto 2012, l’attuale disciplina sulle professioni. Scende da 15.000 a 12.500 abitanti la soglia delle attività che possono vendere farmaci senza ricetta.

FISCO. Vengono messe in campo diverse misure volte da un lato ad aiutare i contribuenti alle prese con il fisco e dall’altro a rendere più difficile la vita agli evasori. Proroga dei termini per beneficiare della rateazione dei debiti tributari. Chi decide di pagare le tasse a rate, invece, non avrà più l’obbligo di fideiussione. Viene stabilito anche il posticipo dell’operatività del nuovo sistema di accertamento e riscossione delle entrate dei comuni. Più tempo, inoltre, per riscuotere le somme dovute dal fisco per chi ha aderito ai condoni (il termine viene spostato al 31 dicembre 2013). La soglia di pagamento in contanti scende dagli attuali 2.500 euro a 1.000 euro. La prossimo anno gli oerpatori finanziari dovranno comunicare all’anagrafe tributaria i movimenti dei conti correnti.

IVA E ACCISE. Aumento di due punti percentuali dell’Iva, sulle aliquote attualmente al 21% e 10%, a partire da ottobre del prossimo anno. L’incremento salterà se entro settembre saranno trovate le risorse dalla riforma fiscale, attraverso la revisione delle agevolazioni fiscali. Sale da subito, invece, l’accise sui carburanti, che per la benzina arriva a 704,2 millessimi a litro. Le aliquote saliranno di un altro 0,5% dal 2014.

LIBERALIZZAZIONI. Parte una prima tranche di misure per liberalizzare alcuni settori. Orari di apertura degli esercizi commerciali senza vincoli per tutti i comuni; vengono a cadere anche alcuni paletti previsti dalla disciplina degli ordini professionali a partire dall’agosto del prossimo anno e vengono ampliati i poteri dell’Antitrust. Si esclude la categoria dei tassisti, che sarà regolamentata attraverso specifiche norme, che sara’ regolata da specifiche norme sul settore dei trasporti.

MANAGER P.A.. Arriva un tetto agli stipendi di chi riceve trattamenti economici da parte della finanza pubblica, siano essi dipendenti o lavoratori autonomi delle pubbliche amministrazioni. Il tetto dovrà essere stabilito entro 90 giorni dall’entrata in vigore della manovra, e il parametro di riferimento massimo dovrà essere il trattamento economico del primo presidente della Corte di Cassazione.

MISURE IMPRESE. Sconto Irap per le imprese che asumono a tempo indeterminato giovani sotto i 35 anni e donne. La deduzione sarà pari a 10.600 euro e sale a 15.200 euro per le regioni del sud. E’ inoltre prevista la deducibilità integrale dell’Irap pagata sul costo del lavoro dall’Irpef e Ires. Resta inoltre la misura, già in vigore, che prevede la deducibilità degli interessi passivi. Arriva inoltre l’Ace, il regime fiscale che favorisce la patrimonializzazione delle imprese, e viene rifinanziato il fondo di garanzia per le pmi.

PAGAMENTI P.A. IN CONTANTI. Il tetto dei pagamenti che in contanti, da parte della pubblica amministrazione, sale da 500 euro a 1.000 euro. Una modifica introdotta soprattutto per le persone anziane che riscuotono la pensione cash.

PENSIONI. Adeguamento all’inflazione del 100% per le pensioni fino a 1.400 euro, nel 2012 e 2013. Il contributo di solidarietà per le pensioni d’oro sale dal 10% (già previsto della manovra dello scorso anno) al 15%. Dal prossimo anno il applichera a tutti il sistema di calcolo contributivo ‘pro rata’; per lasciare il lavoro saranno necessari 42 anni e un mese per gli uomini e 41 anni e un mese per le donne (indipendentemente dall’età). I requisiti saranno adeguati alle aspettative di vita. Sarà più rapido il processo che avvicina l’età di pensionamento tra uomini e done, con la parità che sarà raggiunta nel 2018, a 66 anni. Si allenta la penalizzazione per chi lascia il lavoro prima dei 62 anni, con una riduzione dell’assegno che scende dal 2% all’1%. Per ogni anno di anticipo ulteriore ai due anni la decurtazione è del 2%. I lavoratori con un’anzianità contributiva di almeno 35 anni al 31 dicembre 2012 possono andare in pensione anticipata a 64 anni. Mentre le donne potranno andare in pensione di vecchiaia a 64 anni se al 31 dicembre 2012 avranno almeno 20 anni di contributi e 60 anni d’età. Per i lavoratori autonomi i contributi pensionistici salgono di 1,3 punti percentuali per il prossimo anno, gli anni successivi di 0,45 punti, fino ad arrivare al 24%.

PROVINCE. Funzioni limintate per le provice, che dovranno fare a meno delle giunte e dovranno ridurre a dieci il numero dei membri del consiglio. Le funzioni saranno gradualmente trasferite a regioni e comuni. REVISIONE ISEE. Arriva la revisione dell’Isee (l’indicatore della situazione economica equivalente), che punta ad affinare lo strumento che consente di accedere, a condizioni agevolate, alle prestazioni sociali. Si terrà conto del quoziente familiare, in particolare dei figli successivi al primo e di persone disabili a carico.

SCUDO FISCALE. Diventa fissa la tassa sui capitali scudati. E’ prevista un’imposta di bollo speciale del 10 nel 2012, che sale al 13,5 per mille l’anno successivo. A partire dal 2014 è prevista una quota fissa del 4 per mille. Inoltre le attività che prelevate dal rapporto di deposito saranno soggette a un’imposta del 10 per mille. Arriva anche l’obolo per chi possiede immobili all’estero, pari allo 0,76% a partire già da quest’anno.

STIPENDI PARLAMENTARI. Il taglio agli stipendi dei parlamentari non sarà più garantito da un decreto del governo. Se la commissione Giovannini (che ha il compito di preparare un rapporto sulla parametrazione degli stipendi italiani a quelli europei) non avrà completato il suo lavoro entro il termine del 31 dicembre il Parlamento e il governo, ”ciascuno nell’ambito delle proprie attribuzioni, assumono immediate iniziative idonee a conseguire” la riduzione delle retribuzioni.

TAGLI ENTI LOCALI E ADDIZIONALI IRPEF. Arrivano nuovi tagli per comuni (1,45 mld) e province (415 mln), mentre gli enti a statuto autonomo rinunceranno a 920 milioni. E’ previsto l’incremento della quota ‘fissa’ di addizionale regionale Irpef, gestita dallo Stato, che passa dallo 0,9% all’1,23%. TASSA LUSSO. Sarà versata dai proprietari di auto potenti (oltre 185 kw), aerei e barche oltre i 10 metri. Per le attività finanziarie detenute all’estero da chi risiede in Italia viene fissato un prelievo pari allo 0,1% per il prossimo anno, che sale allo 0,15% dal 2013. Inoltre a partire dal 2013 viene abolito il tetto di 1.200 euro per le attività finanziarie detenute in Italia.