Giulia Gambazzi Secondo un sondaggio condotto nel Regno Unito da un’azienda di docce, su 2.200 persone quasi un quarto (il 24%) degli intervistati lava gli asciugamani una volta alla settimana e uno su 20 (il 5%) lo fa dopo ogni bagno o doccia. Circa un terzo (il 33%) invece li lava solo una volta ogni tre mesi, mentre l’8% e il 3% rispettivamente solo due e una volta all’anno.
Volendo considerare questo sondaggio rappresentativo dell’intero Regno Unito stiamo parlando di 1,5 milioni di persone che lavano gli asciugamani in bagno un paio di volte in un anno.
Quali batteri proliferano sugli asciugamani in bagno e quali infezioni possono provocare?
Degli studi condotti dall’Università dell’Arizona hanno stabilito che gli asciugamani in bagno sono contaminati come quelli da cucina. Una ricerca su questi ultimi ha rilevato la presenza di batteri coliformi nell’89% dei campioni e l’E. coli nel 25% dei campioni. I batteri coliformi si trovano principalmente nelle feci animali.
Risultati simili sono stati trovati anche negli asciugamani da bagno: il 90% di questi sono risultati portatori di batteri coliformi e circa il 14% di E. coli.
Il batterio E. coli può portare a infezioni intestinali e delle vie urinarie, mentre i batteri coliformi a infezioni delle vie gastrointestinali.
Gli asciugamani sporchi possono anche contenere allergeni in grado di provocare reazioni allergiche e irritazioni.
Ogni quanto dovrebbero essere lavati gli asciugamani in bagno?
Il dottor Hamed, medico e dermatologo degli Emirati Arabi Uniti suggerisce che gli asciugamani usati per viso e bidet andrebbero cambiati ogni 3-4 giorni. Il Cleaning Institute invita anche a lavare gli asciugamani dopo tre o cinque utilizzi, quindi circa una o due volte a settimana.
La soluzione migliore per liberarsi dei germi è quella di lavare gli asciugamani in lavatrice a 60°.
In ogni caso, dopo ogni utilizzo, andrebbero stesi e asciugati all’aria aperta per evitare che restino umido e impedire dunque il proliferare di agenti patogeni.
