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Bambino ebreo picchiato a Livorno, le parole del padre: "Ho finito le lacrime"

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Un bambino ebreo di 12 anni è stato picchiato da due ragazzine di 15 anni. Il padre del bambino ha deciso immediatamente di denunciare.

Un bambino ebreo di 12 anni è stato picchiato da due ragazzine di 15 anni. Il padre del bambino ha deciso immediatamente di denunciare, spiegando che certe cose non dovrebbero mai accadere. 

Bambino ebreo picchiato a Livorno: “Stai zitto, devi morire nei forni”

Un bambino di 12 anni è stato aggredito da due ragazzine di 15 anni al parco Argentina Altobelli di Venturina Terme, in provincia di Livorno. “Stai zitto, devi morire nei forni” hanno detto le ragazze, per poi prenderlo a spintoni, calci e sputi. Il fatto è accaduto domenica 23 gennaio, nel pomeriggio, a pochi giorni dalla Giornata della Memoria. Intorno alle 18 il ragazzino è uscito di casa per andare al parco e incontrare un compagno di classe, che si è fatto trovare insieme ad altri amici, tra cui le due 15enni, che frequentano le superiori a Piombino. Il 12enne ha salutato il gruppo ma una ragazza gli ha detto di non parlare perché la sua voce lo infastidiva. Il ragazzino si è subito difeso, ma poi è stato aggredito. Il padre del bambino aggredito ha sporto denuncia ai carabinieri. Le ragazze sono state identificate e ora il caso è seguito dalla Procura presso il Tribunale dei Minori di Firenze. 

Bambino ebreo picchiato a Livorno: “Ho finito le lacrime”

Sono state tante le reazioni dopo che la notizia è stata diffusa. “Insultare e aggredire un ragazzo ‘perché ebreo’ è inaccettabile. L’episodio addolora molto. L’odio e la prevaricazione non ammettono giustificazioni e non devono essere sottostimati” ha dichiarato Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione. Il bambino intanto è tornato a scuola. “Ho finito le lacrime, ho raccontato tutto quello che è accaduto ai carabinieri di Piombino, non bisogna far finta di nulla” ha dichiarato il padre in un’intervista. Il bambino è ancora scioccato, ma tutta la sua famiglia si è stretta intorno a lui per farlo tornare alla normalità. “Se lo porterà dietro tutta la vita” ha aggiunto il padre, che ha aggiunto che si faranno aiutare dalla scuola e dalla psicologa dell’istituto. “Ripensando all’episodio giuro che ho finito le lacrime. Rivedo mio figlio che cerca di togliere gli sputi dal giacchetto. Sono distrutto, non ne posso più. Queste cose non devono più esistere. Per questo ho deciso di denunciare l’accaduto, quello che è successo a mio figlio non deve accadere più a nessuno” ha aggiunto l’uomo. 

Bambino ebreo picchiato a Livorno: “Le leggi razziali sono iniziate così”

Quello che è avvenuto a mio figlio è un atto atroce, le leggi razziali sono iniziate così” ha spiegato il padre del 12enne, che ha voluto sottolineare che hanno ricevuto la solidarietà di tutti e il supporto della comunità ebraica italiana. Il padre ha spiegato che né le ragazze che hanno aggredito il bambino né i loro genitori si sono fatti sentire per scusarsi. “Nessuno dei presenti in quel giardino ha difeso mio figlio” ha aggiunto l’uomo. “C’erano stati messaggi con svastiche tempo fa, allora avevo informato gli altri genitori. Ma stavolta non mi sono fermato ed ho denunciato” ha raccontato il padre, che ha aggiunto che si dovrebbe spiegare bene ai ragazzi l’orrore dell’odio razziale, facendo molto di più.