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Bambino massacrato dalla mamma: "Mi piacciono i maschi"

Bimbo di due anni ucciso dalla mamma

"Mi piacciono i maschi": questa frase è costata la vita a Anthony Avalos, un bambino californiano di 10 anni. A ucciderlo è stata la mamma

Una fine atroce e ingiusta. Incomprensibile, folle, disumana. Una frase detta inconsciamente, forse senza neppure essere certo dei suoi sentimenti, è costata la vita a un bambino di soli 10 anni. Si chiama Anthony Avalos, vive nel sud della California, negli Stati Uniti. Paese all’avanguardia, capace di travolgere le tendenze del post-moderno, di dettare leggi e mode tra le più stravaganti, di divulgare in tutto il mondo gusti particolari e talvolta eccentrici. Eppure di fronte a un’affermazione assolutamente non scandalistica ne è derivato un omicidio disgustoso e sanguinario. Neppure l’ira feroce di una madre davanti a colui che è sangue del proprio sangue è riuscita a placarsi. Non ha avuto la pietà, la compassione, la naturalezza, l’amore di una mamma. Un crimine efferato e bestiale, al di fuori di ogni labile confine di “normalità”. Ad Anthony, stando a quanto da lui affermato, piacevano anche i maschietti. La madre non l’ha accettato. L’ha torturato e massacrato, fino a togliergli la vita.

Bambino gay: la madre lo uccide

Massacrato e ucciso di botte a 10 anni. L’artefice dell’orribile delitto è stata la madre del piccolo Anthony. Ad aiutarla nella messa in atto del terribile scempio, il fidanzato della donna. L’unica “colpa” del bambino, a detta della madre, sarebbe quella di aver confessato di essere gay. Una storia tremenda alla quale si aggiungono dettagli ancora più cruenti e macabri. La vicenda si è verificata nella California del Sud. Il bimbo, Anthony Avalos, sarebbe stato maltrattato davanti agli occhi dei suoi fratellini più piccoli. Quest’ultimi sarebbero stati costretti a loro volta a picchiare e lottare con lui. Una storia agghiacciante e impensabile.

Anthony aveva detto alla madre che gli piacevano sia le ragazze sia i ragazzi. Una frase che avrebbe scatenato la rabbia della donna. I medici che hanno cercato di salvare il piccolo, hanno trovato numerosi segni gli abusi sul suo corpo. Il bambino è morto in ospedale. Segni di sigarette spente sul volto, ferite sulla testa e lividi su tutto il corpo: queste sono solo alcune delle terribili torture subite da Anthony prima di andarsene.

La tortura includeva anche lo sbattere il bambino sul pavimento della camera da letto, frustandolo con una cintura e un cordino, versandogli in bocca della salsa bollente e vietandogli di usare il bagno. Condanne folli e disumane, concretizzazione di uno stato di pazzia avanzato. Secondo il NYPost, se condannati, la madre di Anthony rischia fino a 22 anni di carcere nella prigione di stato. Mentre il suo fidanzato potrebbe essere condannato a 32. Troppo poco per chi ha avuto il coraggio di infliggere torture di questa portata a un bambino (per altro sangue del proprio sangue) senza che si fosse macchiato di alcuna colpa.

Bambino massacrato dalla mamma

La morte di Anthony

Stando alle dichiarazioni emerse dalle prime indagini e riferite dal procuratore distrettuale della contea di Los Angeles che si sta occupando del caso, dopo essere stato torturato a lungo, Anthony sarebbe rimasto disteso sul pavimento della sua camera da letto. Il piccolo, stremato e probabilmente in condizioni già particolarmente critiche, sarebbe rimasto in terra per diverse ore. Naturalmente senza ricevere cibo né assistenza medica. Con buone probabilità Anthony era già privo di sensi e impossibilitato a muoversi.

La madre del bambino è stata raggiunta dagli agenti il giorno prima della morte del figlio. Alle forze dell’ordine avrebbe dichiarato che il bambino è caduto dalle scale. Con questa scusa così banale sperava di giustificare gli evidenti segni di violenza sul suo corpicino.

Anthony è morto in ospedale per via di un trauma cranico e una emorragia cerebrale che ha fatto fermare il suo piccolo cuore. Sul suo corpo sono stati ritrovati numerosi lividi e tagli. La madre e il fidanzato dovranno rispondere delle accuse di torture e omicidio. In caso di condanna, la madre rischia fino a 22 anni, 32 invece la condanna massima per il suo fidanzato. La nuova udienza è prevista il prossimo mese. Nel frattempo restano rinchiusi in carcere. Gli altri fratelli del bimbo ucciso sono stati affidati agli assistenti sociali.

Gli assassini

I due presunti assassini, Heather Maxine Barron ed il fidanzato 32enne, Kareem Ernesto Leiva, dovranno rispondere delle accuse di tortura ed omicidio. Attualmente si trovano in carcere e non avrebbero fatto domande dal giorno del loro arresto. Potrebbero uscire solo dietro cauzione di 2 milioni di euro ed ora sono in attesa della nuova udienza. Il piccolo Anthony, spiega il NYPost, in passato era stato allontanato dalla sua abitazione dopo le numerose segnalazioni di abusi e solo dopo una consulenza a domicilio agli altri membri della famiglia il piccolo fece ritorno a casa. Invece da quella casa sarebbe stato meglio allontanarsi per sempre.