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Maxi-truffa a Bari, dove ci sono state ben 109 denunce a persone affiliate alla mafia che percepivano irregolarmente il reddito di cittadinanza.
Bari, reddito di cittadinanza alla mafia: un sussidio studiato male
Proprio in queste settimane, in vista della presentazione del Documento programmatico di bilancio, si sta discutendo su vari temi inerenti alla spesa pubblica, e tra questi anche il rdc. In particolare, la bozza del nuovo sussidio statale prevederebbe maggiori controlli preventivi attraverso l’utilizzo di più banche dati e un taglio all’assegno per chi rifiuta le assunzioni.
Bari, reddito di cittadinanza alla mafia: una perdita di quasi 1 milione di euro
Sono 109 le persone denunciate dalla Guardia di finanza di Bari per aver percepito il reddito di cittadinanza – per un totale di circa 900 mila euro – nonostante su di loro gravasse una sentenza di condanna definitiva per il reato di associazione di tipo mafioso o per altri gravi reati.
Questa circostanza non avrebbe consentito loro – così come prevede la normativa – di beneficiare della misura economica, ma che sono facilmente riusciti ad eludere creando un ulteriore buco all’economia italiana.
Bari, reddito di cittadinanza alla mafia: i clan coinvolti
Tra le persone denunciate figura anche un esponente di spicco di un clan della provincia di Barletta-Andria-Trani, condannato in via definitiva sia per il reato di associazione mafiosa sia per tentato omicidio di un affilato al clan rivale.
L’indagine è stata denominata “Veritas“, ed è servita ad accertata l’erogazione – non dovuta – del beneficio economico ai conviventi di boss e ad esponenti di primo piano dei clan baresi Capriati e Di Cosola, oltre a quelli già citati nel territorio della provincia di Barletta-Andria-Trani.