Ilaria Minucci La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha spiegato che, qualora dovessero verificarsi nuovi shock dovuti ad alterazione degli equilibri geopolitici internazionali, l’Unione europea sarà costretta a riconsiderare i tassi.
Bce, Lagarde: “Con nuovi shock dovremo riconsiderare i tassi”
“I tassi hanno raggiunto un livello che, se sostenuto abbastanza a lungo, darà un contributo significativo a portare l’inflazione all’obiettivo”. Lo ha dichiarato Christine Lagarde, presidente della Bce, durante una conversazione avuta con Martin Wolf al Global Boardroom organizzato dal Financial Times. “Questo è lo scenario di base che abbiamo prodotto con le previsioni di fine settembre, ma se ci saranno altri shock dovremo rivedere tutto”, ha continuato.
Lagarde ha anche sottolineato che il mandato principale della Bce è la stabilità dei prezzi. A questo va, quindi, subordinato il mandato secondario che riguarda anche la crescita, l’occupazione, le negoziazioni salariali, le imprese e le famiglie. Di conseguenza, per combattere l’inflazione, la Bce ha deciso di alzare i tassi di 450 punti base, “portando il tasso al 4% che è molto alto” dalla nascita dell’euro.
Tempistiche e questioni geopolitiche
Lagarde, quindi, ha spiegato che i prossimi “due trimestri” non riusciranno a dare una chiara visione del tempo “sufficientemente lungo” dei tassi d’interesse nell’area euro. Ma ha ribadito che, mantenuti all’attuale livello del 4% “abbastanza a lungo”, gli stessi tassi daranno un contributo significativo per riportare l’inflazione all’obiettivo del 2% sul medio termine.
Ovviamente, un simile scenario potrà realizzarsi soltanto se le condizioni geopolitiche rimarranno invariate. In caso di nuovi shock, invece, la situazione potrebbe nuovamente mutare e, soprattutto, peggiorare drasticamente.
