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Ancora nessuna traccia di Kata, gli investigatori analizzano le immagini delle telecamere di Firenze

Bimba scomparsa a Firenze immagini telecamere

Bimba scomparsa a Firenze, i carabinieri analizzano le immagini delle telecamere della città alla ricerca di Kata.

Gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza di Firenze alla ricerca di Kata, la bimba scomparsa mentre stava giocando nel cortile dell’ex hotel Astor.

Bimba scomparsa a Firenze, i carabinieri analizzano le immagini delle telecamere della città

Le ricerche di Mia Kataleya Chiclio Alvarez vanno avanti a ritmo serrato. La bimba peruviana di 5 anni è scomparsa lo scorso 10 giugno mentre stava giocando con alcuni coetanei nel cortile dell’ex hotel Astor, a Firenze, all’interno del quale viveva con la famiglia.

A seguito del vertice che si è tenuto nel pomeriggio di mercoledì 21 giugno nella Procura del capoluogo toscano, con il coordinamento del procuratore aggiunto Luca Tescaroli, che si occupa delle indagini insieme ai pm Christine Von Borries e Giuseppe Ledda, le forze dell’ordine stanno esaminando le immagini di circa 1.500 telecamere di videosorveglianze che si trovano in città. Le analisi sono state affidate ai carabinieri del Ros e agli uomini del Nucleo Investigativo.

Dato che le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nell’area dell’ex hotel Astor non hanno fornito elementi utili al ritrovamento di Kata, si è reso necessario allargare il perimetro dei filmati nella speranza di individuare tracce dei possibili rapitori della bimba.

La pista del sequestro di persona

Intanto, la mamma e il papà della bambina scomparsa continuano ad affermare che la figlia sia stata rapita. Per la coppia, la pista del sequestro è stata confermata dall’assenza di tracce della piccola nell’ex albergo dopo la vasta ispezione dei carabinieri che ha avuto una durata di oltre due giorni. Nelle ricerche, sono stati coinvolti i militari dei reparti speciali Gis, Sis e Ros durata due giorni.

Le indagini dei carabinieri pare abbiano allungato la finestra temporale in cui potrebbe essere avvenuto il rapimento. Si tratta di un lasso di tempo pari a circa un’ora e quarantacinque minuti che spazia dall’ultimo avvistamento di Kata alla denuncia della scomparsa.