La storia del bimbo morto dopo aver bevuto del latte a scuola evidenzia quanto siano fragili i bambini con allergie severe e quanto sia fondamentale adottare procedure impeccabili per proteggerli. Il caso di Benedict Blythe dimostra come una semplice disattenzione possa trasformarsi in una tragedia irreparabile.
Bimbo di 5 anni beve il latte sbagliato all’asilo: il decesso per una serie di errori
La morte di Benedict, che frequentava il primo anno di scuola nel Lincolnshire, ha sconvolto la comunità scolastica e soprattutto i suoi genitori, Peter e Helen. Il bambino era arrivato a scuola in perfetta salute il 1° dicembre 2021, ma nel giro di poche ore perse la vita a causa di un’esposizione accidentale alla proteina del latte, a cui era altamente sensibile.
Secondo la madre, la tragedia poteva essere evitata ed è stato il risultato di una concatenazione di errori individuali e mancanze nei protocolli scolastici e istituzionali.
Di fronte a un quadro normativo insufficiente per tutelare gli alunni allergici, i genitori hanno creato la Benedict Blythe Foundation, con l’obiettivo di promuovere maggiore consapevolezza, formazione e misure di sicurezza nelle scuole. A quattro anni dalla perdita del loro bambino, continuano a battersi affinché nessuna famiglia debba vivere un dolore simile.
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Bimbo di 5 anni beve il latte all’asilo, collassa e muore: la tremenda verità dalle indagini
Benedict Blythe, un bambino di cinque anni con allergie gravi al latte vaccino, alle uova e ad alcune varietà di frutta secca, è morto poche ore dopo aver bevuto quello che avrebbe dovuto essere il suo latte d’avena durante l’intervallo scolastico. L’episodio risale al 2021, ma solo dopo quattro anni l’inchiesta ha chiarito che la bevanda destinata al piccolo veniva conservata in un frigorifero a parte insieme a un altro tipo di latte, privo di lattosio e destinato a un compagno.
Quel giorno, contrariamente alle procedure abituali, i cartoni non vennero portati direttamente in classe: il latte fu versato nella sala insegnanti e consegnato già pronto. Nonostante Benedict avesse mostrato riluttanza a berlo, nessuno verificò se lo avesse assaggiato. Poco dopo, il bambino iniziò a star male, vomitò due volte e infine crollò all’esterno della scuola.
L’intervento con due dosi di adrenalina non sortì alcun effetto, e nemmeno i tentativi di rianimazione del padre e del personale scolastico riuscirono a salvarlo. Il medico legale ha poi rimarcato gravi mancanze investigative, come la mancata raccolta di campioni fondamentali, che avrebbero potuto chiarire immediatamente la causa dello shock anafilattico.
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