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Blanco e il passato da calciatore: in quale squadra giocava?

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Blanco e il passato da calciatore: in quale squadra giocava? Perché ha deciso di appendere le scarpette al chiodo?

In pochi sanno che Blanco, prima di debuttare come cantante, era un calciatore. Riccardo Fabbriconi ha deciso di appendere le scarpette al chiodo proprio per dedicarsi solo ed esclusivamente alla musica. In quale squadra giocava?

Blanco e il passato da calciatore: in quale squadra giocava?

Classe 2003, Blanco è nato in provincia di Brescia, precisamente a Calvagese, con il nome Riccardo Fabbriconi. Prima di diventare un cantante di fama internazionale era un calciatore, anche parecchio bravo a detta dei suoi allenatori. Ha deciso di appendere le scarpette al chiodo poco più di tre anni fa, per dedicarsi esclusivamente alla musica. Nei panni di difensore centrale, dopo aver mosso i primi passi nel settore giovanile della Feralpisalò, è approdato alla Vighenzi

Le parole dell’allenatore di Blanco

Quando ha deciso mettere fine alla carriera da calciatore, Blanco era il capitano degli Allievi Regionali Élite della Vighenzi. L’allenatore Vittorio Sandrini, intervistato dal Corriere della Sera, ha così raccontato come il cantante gli ha comunicato la sua decisione: 

“Chiese un incontro a me, che ero il suo mister da un paio di anni, e al responsabile del settore giovanile, Alberto Locatelli. Ci disse che si era sempre trovato molto bene, che gli sarebbe dispiaciuto lasciarci, ma che aveva scelto la musica. Non ci credemmo fino in fondo, quando ce lo confidò. Sapevamo che cantava, alcune tracce si potevano trovare sul suo canale YouTube, di ritorno dalle trasferte in pullman i ragazzi intonavano spesso ‘Notti in bianco’. Ma non avevamo compreso quanto per lui la cosa fosse seria, tanto che insistemmo perché provasse a fare entrambe le cose. Inizialmente accettò, poi ci pensò la pandemia a rendere definitiva la sua decisione”.

Blanco: l’allenatore pensava fosse uno scherzo

In un primo momento, l’allenatore non ha creduto alla decisione di Blanco, poi quando ha ascoltato la sua canzone in radio ha cambiato idea. Ha dichiarato: 

“Pensavo fosse uno scherzo, invece sette mesi dopo mi sono ritrovato ad ascoltare un suo pezzo in radio: ero in macchina, stavo guidando verso Montichiari, quando su Radio Zeta passarono ‘La canzone nostra’. Gli telefonai subito, colmo di emozione. (…) Una storia incredibile, penso che nemmeno lui potesse aspettarselo. Figuriamoci noi. L’importante è che abbia trovato il modo più congeniale per esprimere quello che ha dentro. Quello che fuori dal campo nascondeva, che in campo faceva intravedere, e che col microfono in mano sta mostrando a tutta Italia”.