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Bonino: in contratto Lega-M5S presente cultura eversiva

Emma Bonino

Emma Bonino si dice molto preoccupata per questo governo a guida Lega e M5S, sostenendo che nel contratto c'è una "cultura eversiva".

Emma Bonino non nasconde il fatto che “molti aspetti” del governo a guida Lega e MoVimento 5 Stelle la “preoccupano”. La senatrice, iscritta al gruppo Misto, sostiene inoltre che nel considdetto contratto di governo siglato da Matteo Salvini e Luigi Di Maio sia molto presente una “cultura eversiva”. Esorta quindi la sinistra a non “sedersi” e stare a guardare ciò che combinerà l’esecutivo Conte che rischia, secondo la Bonino, di far saltare tutti i conti pubblici.

Bonino: cultura eversiva nel governo

Emma Bonino come sempre è solita dire ciò che pensa. E lo fa anche in una lunga intervista esclusiva rilasciata a Fanpage.it, evidenziando tutte le possibili criticità del governo a guida Lega e MoVimento 5 Stelle. La senatrice, candidata alle elezioni nella lista +Europa ed iscritta al gruppo Misto, si dice prima di tutto “molto preoccupata” se pensa ad alcuni “aspetti di questo governo”. Per esempio “mi preoccupa la parte penale e la parte giustizia, il populismo penale che implica solo più carceri, inasprimento delle pene e arriva quasi a teorizzare la delazione” sottolinea.

Ma “c’è da essere veramente preoccupati sia sui diritti civili, sia per quanto riguarda la giustizia rigorosa ma umana, sia dal punto di vista dell’immigrazione e delle relazioni con l’Europa” aggiunge. Emma Bonino non nasconde il fatto che a preoccuparla è “proprio l’atmosfera e la cultura proposta, una deriva allarmante”. La senatrice riflette poi sulle recenti dichiarazioni del ministro Lorenzo Fontana, che poco dopo la nomina ha chiarito come in Italia “le famiglie gay non esistono”.

Fontana ha lasciato quindi intendere che la sua politica sarà diretta a far nascere “più bambini” e ridurre gli aborti. Anche queste dichiarazioni preoccupano la Bonino, avvertendo che “quello che si prospetta è un governo un po’ alla Orban o alla Putin, l’affermazione della dittatura della maggioranza, mentre la democrazia è esattamente l’opposto”. La senatrice afferma quindi che “in questo cosiddetto contratto e anche nelle esternazioni frequenti di vari ministri sembra molto presente la cultura eversiva”.

A rischio aumento debito pubblico

Emma Bonino poi riflette sul rischio di un aumento del debito pubblico a causa di alcune politiche economiche annunciate da Matteo Salvini e Luigi Di Maio. La senatrice però prima di tutto vorrebbe far notare che “in tutto il programma di governo non c’è una cifra. – evidenziando – Non è proprio un dettaglio, e il presidente Conte in Parlamento non ne ha nemmeno parlato”.

L’esponente radicale non capisce infatti dove il governo “andrà a sbattere” per trovare i soldi per finanziare la flat tax ed il reddito di cittadinanza. “Noi abbiamo una crescita più fragile degli altri Paesi europei e siamo appesantiti drammaticamente da un debito pubblico che ci costa 60-70 miliardi all’anno di puro servizi” osserva. “Voglio vedere come combineranno queste misure di spesa con le finanze limitate che deriveranno da un calo delle entrate quando dovranno presentare la legge di stabilità” puntualizza.

Migranti: ponte aereo non attuabile

Infine, Emma Bonino chiarisce come le molte promesse elettorali per risolvere il problema immigrazione rimarranno solo parole al vento. Per prima cosa, evidenzia la senatrice, il “ponte aereo per 400mila o più irregolari nel nostro Paese è evidentemente non attuabile”. “Mi sembra un programma non solo illegale ma anche del tutto inattuabile. – spiega – Per rinviare a casa in modo forzato queste persone bisogna avere degli accordi bilaterali con i Paesi d’origine e ora l’Italia ne ha quattro – Nigeria, Tunisia, Marocco e un vecchio accordo con l’Egitto – ma la stragrande maggioranza di queste persone arriva anche da altri Paesi”.