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Brasile, milizie paramilitari danno fuoco a 35 autobus a Rio de Janeiro

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In Brasile, le milizie di Rio de Janeiro hanno bruciato 35 autobus dopo che la polizia ha sparato al capo della banda

Le milizie paramilitari hanno dato fuoco a 35 autobus e alla cabina di guida di un treno a Rio, dopo che alcuni agenti avevano sparato e ucciso il capo della loro banda, durante un’operazione di polizia.

Brasile, milizie paramilitari danno fuoco a 35 autobus

Le scene caotiche sono scoppiate dopo un’operazione che, secondo il Governatore Claudio Castro, ha ucciso il nipote nonchè braccio destro di un boss della milizia noto come Zinho. Castro ha dichiarato che la polizia ha inferto un “duro colpo a una delle più grandi milizie dell’ovest di Rio“, descrivendo il nipote, noto con lo pseudonimo di Faustao, come un “noto signore della guerra“. La polizia ha poi arrestato 12 persone per sospette “azioni terroristiche. Il sindaco di Rio de Janeiro, Eduardo Paes, ha annunciato un’allerta di livello tre su una scala di cinque, avvertendo residenti e turisti di possibili “incidenti ad alto impatto“. In un post sul suo profilo X, il primo cittadino ha inoltre definito i membri della milizia “idioti oltre che criminali“.

Il blocco del trasporto pubblico

Milícias, questo il nome dei gruppi armati paramilitari che si sono formati in Brasile a partire dagli anni ’90. L’associazione dei gestori di autobus pubblici, Rio Onibus, ha dichiarato che 35 autobus sono stati dati alle fiamme. Si tratta del numero più elevato di mezzi bruciati in un solo giorno, nella storia della città. Sono stati coinvolti anche cinque autobus utilizzati sulle linee speciali di trasporto rapido, lanciate per le Olimpiadi di Rio del 2016. L’organizzazione degli operatori ferroviari, Supervia, ha confermato che anche la cabina di un treno è stata data alle fiamme, dopo che al conducente è stato ordinato di uscire. Il trasporto pubblico in città è stato parzialmente sospeso.

Il regno del terrore delle milizie

Le operazioni di polizia contro bande criminali pesantemente armate sono comuni a Rio, dove i quartieri poveri delle favelas si trovano spesso in mezzo al fuoco incrociato. I gruppi di milizia paramilitare controllano più della metà del territorio della città, governando un regno del terrore nei quartieri poveri, che contano quasi due milioni di persone. I dati provengono da uno studio condotto, nel 2020, da un consorzio di università, piattaforme di monitoraggio online, nonché una linea diretta governativa anticrimine. I membri delle milizie sono spesso ex agenti di polizia.

In origine, tuttavia, si erano costituiti come gruppi di sorveglianza del quartiere, con l’obiettivo di proteggere i residenti dalle bande di spacciatori nella città, nota per le sue spiagge pittoresche ma anche per la criminalità violenta.