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Brexit conseguenze economiche per l'Europa

conseguenze economiche per l'Europa

I voti del referendum Brexit hanno stabilito la situazione: il Regno Unito lascia l'Unione Europea. Ecco le conseguenze economiche per l'Europa. Nonostante fossero moltissime le personalità del mondo politico e le istituzioni (come la Banca d'Inghilterra) schieratesi contro l'uscita del Regno Unit...

I voti del referendum Brexit hanno stabilito la situazione: il Regno Unito lascia l’Unione Europea. Ecco le conseguenze economiche per l’Europa.

Nonostante fossero moltissime le personalità del mondo politico e le istituzioni (come la Banca d’Inghilterra) schieratesi contro l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, la decisione è stata comunque favorevole all’uscita. Non vi sono ancora certezze su quali potrebbero essere, nel lungo termine, le conseguenze economiche per l’Europa scaturite da questo abbandono. Le certezze potranno arrivare solo quando se ne presenterà occasione. Quelle che vengono presentate in questo momento sono tutte ipotesi.

Al momento stiamo però vedendo che, tra le conseguenze economiche per l’Europa, un’importante settore come quello del mercato sta crollando. Tali conseguenze economiche avrebbero ripercussioni anche sul Regno Unito stesso. Il PIL potrebbe infatti subire, nell’arco di 12 anni da oggi, una contrazione del 14%, costando ai cittadini britannici all’incirca 300 miliardi di euro.
A tale perdita potrebbero anche seguire degli inasprimenti dei rapporti tra Regno Unito e gli altri paesi dell’Unione Europea, che potrebbero decidere di inserire regole più severe e restrittive per i non appartenenti all’Unione.
Dato che Londra si sta battendo per cercare di mantenere saldi i rapporti con i diversi stati dell’Unione Europea, non è detto che ciò avvenga. Molte aziende potrebbero infatti decidere di spostare la propria sede dalla capitale inglese a città che siano ancora riconosciute come appartenenti alla comunità europea, con una perdita del 5%.
E’ stimato che, in ogni caso, il settore che andrebbe a perdere maggiormente sarebbe quello delle automobili, con una perdita valutata del 2%. Tra i paesi che ci rimetterebbero per questa uscita, parrebbe essere ai primi posto la Germania, che vedrebbe aumentare anche la cifra versata per appartenere all’Unione Europea.
L’uscita del Regno Unito ha comunque dato il via ad eventuali ripensamenti sull’appartenenza all’Unione Europea anche per altri Stati (come la Francia). Gli inglesi hanno ancora 2 anni per ripensare a quanto appena fatto e tentare di rinegoziare gli accordi per poter rientrare a far parte dell’Unione Europea.