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Cancro, mille diagnosi al giorno: più del 40% dei casi evitabili

tumori italia

Diagnosticati oltre mille casi di tumore al giorni: il 40% sono evitabili; nelle donne aumenta il tumore al polmone, a causa di fumo e inquinamento

Aumentano le diagnosi di cancro e con esse anche le possibilità di guarigione. Ad affermarlo è il censimento “I numeri del cancro in Italia“, realizzato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica, dall’Associazione Italiana Registri Tumori e dalla Fondazione Aiom. Il lavoro è stato presentato oggi all’Auditorium del Ministero della Salute e attesta che negli ultimi dodici mesi è aumentato il numero di diagnosi di cancro quotidiane, per un totale di 369.000 casi, circa 3.000 in più rispetto allo scorso anno. Dalla statistica risulta anche che ad essere più colpiti sono gli uomini: 192.000 casi rispetto ai 177.000 che coinvolgono le donne. Quest’ultime, però, sono più soggette ai tumori ai polmoni. In calo le neoplasie allo stomaco e al colon retto. Oggi, inoltre, oltre tre milioni di persone vivono dopo la diagnosi: il 24% in più rispetto al 2010.

L’importanza della prevenzione

Prevenire è meglio che curare“: l’antico proverbio non sbaglia. Molto ancora può essere fatto in termini di prevenzione, tanto che si stima possibile una riduzione del 40% dei casi. Quello della lotta ai tumori è un impegno importante, che vede in prima linea il Sistema Sanitario Nazionale, ma anche pazienti e medici che con coraggio, forza di volontà e caparbietà lottano contro la malattia. Il censimento mette in luce anche la distribuzione geografica delle malattie: in aumento al Nord, ma con meno possibilità di sopravvivenza al Sud.

Negli uomini si è ridotta dell’1,8% l’incidenza di tumori ai polmoni e alla prostata; mentre nelle donne è stabile, con un aumento sui polmoni, a causa del fumo. “Si deve fare di più – ha dichiarato Carmine Pinto, presidente nazionale dell’Aiom – per ridurre l’impatto delle malattie. Ormai è provato che il cancro è la patologia cronica che più risente delle misure di prevenzione“.

Armi efficaci per combattere il cancro

Evitare fumo, alcool e seguire un’alimentazione corretta e poco sedentaria: sono anche questi i segreti per prevenire l’insorgere del cancro. Uno stile di vita corretto diminuisce l’incidenza dei casi per circa l’8%. “Gli studi condotti in cinquanta anni hanno dimostrato che esiste un nesso tra fattori di rischio, come stili di vita sbagliati, agenti infettivi, esposizioni ambientali e il cancro“, continua il Presidente. Circa l’8,5% dei casi, pari ad oltre 31.000, è riconducibile a questo rapporto.

Oggi la medicina ha fatto passi da gigante: “Abbiamo a disposizione – prosegue – armi efficaci per combattere il cancro. Parlo di immunoterapia, chemioterapie, chirurgia e radioterapia“. Tutto però deve essere ricondotto ad un’efficace campagna di prevenzione, che in termini pratici, contribuisce a diminuire i decessi. “Servono però anche molte risorse“, afferma Pinto mentre spiega l’importanza del Fondo di 500.000.000 di euro destinati ai farmaci oncologici innovativi “che ha permesso di garantire ai pazienti le migliori cure possibili“.

I tumori più diffusi

Nel 2017 si sono registrati 53.000 nuovi casi di tumore al colon-retto, 51.000 al seno con una crescita tra le donne di 45-49 anni e nelle over 70, 41.800 alla prostata e 27.000 alla vescica. Da un calcolo Istat emerge che nel 2017 si sono registrati in Italia 177.301 decessi per cancro. Con il 29% di possibilità i tumori sono la seconda causa di morte, dopo le patologie cardio circolatorie che colpiscono il 37% della popolazione. In quell’anno erano stati 33.386 i decessi per tumore al polmone, 18.671 per tumore al colon-retto, 12.330 relativi al seno, 11.186 per il pancreas e 9,.557 per lo stomaco.

Cifre ben differenti da quelle relative all’anno in corso. Rispetto ad una decina di anni fa, infatti, sono sempre di più i pazienti che sopravvivono al cancro. Per il sesso femminile la sopravvivenza a cinque anni è migliore del 63% rispetto a quella degli uomini, ferma al 54%.

Emilia e Toscana: percentuali più alte in Italia

Tra le Regioni che si classificano meglio come sopravvivenza, calcolata nei cinque anni, ci sono Emilia Romagna e Toscana. Negli uomini la percentuale sale al 56%, mentre nelle donne al 65%. “Un bilancio positivo – conclude Pinto – perchè nonostante le inferiori risorse economiche disponibili rispetto ai paesi dell’Europa occidentale, la sanità pubblica italiana raggiunge questi risultati importanti. In termini di mortalità in entrambi i sessi a colpire di più è il tumore del pancreas, solo 8% di pazienti vivi a 5 anni dalla diagnosi“.

L’Italia viaggia, comunque, su due binari. Al Nord ci si ammala di più: al Centro l’incidenza delle malattie cala dell’8%, mentre al Sud e nelle Isole del 17%. Questo deriva anche dal fatto che al Sud ci sono minori esposizioni a fattori cancerogeni, come fumo ed inquinamento. In caso di tumore, però al Sud si sopravvive di meno: nelle regione meridionali, infatti, gli screening sono poco diffusi.