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Cannabis light: stop alla vendita senza ricetta

cannabis light vietata la vendita

Cannabis light, olio di CBD ritenuto sostanza stupefacente. Si potrà vendere solo in farmacia

Entra in vigore da oggi il decreto Schillaci. L’olio di CBD è per l’Italia una sostanza stupefacente e può essere venduto solo in farmacia.

Il decreto anti CBD

Il decreto contro la cannabis light è stato firmato lo scorso 21 agosto dal ministro della salute Oscar Schillaci ed è entrato in vigore oggi. Il provvedimento non fa altro che revocare la sospensione di un decreto del 2020 realizzato dall’allora ministro Speranza nel quale il principio attivo della cannabis, il cannabidiolo, veniva inserito nella nella tabella dei medicinali allegata al testo unico sulle droghe.

Fino ad oggi prodotti con bassa concentrazione di cannabidiolo venivano venduti nei cannabis shop, nelle erboristerie e nelle tabaccherie. Adesso si potranno acquistare solo nelle farmacie e solo dietro prescrizione medica.

La cannabis light viene utilizzata per alleviare dolori e ridurre ansia e stress.

Divieto vendita cannabis light: le proteste

La vendita della cannabis legale attualmente dà lavoro a 12.000 persone, di cui l’80% under 30. A lanciare l’allarme contro le ripercussioni economiche del decreto anti CBD è proprio uno dei suoi distributori, Luca Fiorentino, che avverte come il provvedimento: “porterà alla chiusura di 3.000 negozi.”

A opporsi sono anche i Radicali che sostengono si tratti di una “classificazione priva di fondamento” e Federcanapa che dice: “Per Oms e Corte di giustizia europea non ha effetti droganti.”