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Caro conto corrente, oltre 4 milioni di correntisti cambiano banca per gli incrementi dei costi

caro conto corrente

Facile.it ha condotto un’indagine che ha dimostrato che sempre più persone cambiano banca a causa del caro conto corrente.

I rincari hanno travolto anche i correntisti che, a causa del caro conto corrente, stanno scegliendo sempre più spesso di cambiare banca per ridimensionare le spese.

Caro conto corrente, oltre 4 milioni di correntisti cambiano banca per gli incrementi dei costi

Tra i tanti aumenti arrivati insieme al nuovo anno c’è anche quello del costo dei conti correnti. Stando a quanto rilevato dagli analisti di Facile.it, alla luce dell’indagine condotta sull’Indicatore dei Costi Complessivi (ICC) offerti nel 2023 da sei primari istituti bancari, si registra un incremento dei prezzi tra l’8% e il 26% rispetto al 2022. Si tratta di un aumento dei costi che può variare dai 28 ai 154 euro.

Con simili aumenti, non è inusuale che sempre più italiani stiano cambiando istituto di credito. Il trend rimarcato da Facile.it è stato confermato anche da altri istituti come mUp Research e Norstat che hanno evidenziato che, nell’ultimo anno, il 15,6% dei correntisti (5,6 milioni di italiani) hanno affermato di aver cambiato conto corrente. Di questi, 4,4 milioni hanno riferito di averlo fatto a causa dei costi eccessivi.

Nello specifico, per quanto riguarda le motivazioni che hanno spinto gli italiani a cambiare istituto di credito, nel 53,2%dei casi la decisione è stata presa poiché il canone annuo base era troppo alto; nel 31,5% dei casi, il cambiamento è stato dovuto all’eccessivo costo delle singole operazioni; nel 25% dei casi, i costi fissi o variabili hanno subito aumenti esagerati durante l’anno.

Il 21,6% degli italiani, poi, ha detto di aver cambiato conto perché il servizio offerto non era adeguato; l’11,1% non considerava valido l’home banking; il 9,7% ha cambiato conto perché non era dotato di funzionalità digitali.

I dati dell’indagine di Facile.it

La portabilità è un diritto normato dalla legge: ciononostante, dall’indagine di Facile.it, è emerso che le cose non filano sempre lisce. Con il termine “portabilità” si intende la possibilità di trasferire i servizi di pagamento dal proprio conto a quello di un altro istituto di credito: il passaggio è gratuito e prevede una procedura semplificata che la banca deve completare entro 12 giorni lavorativi dalla sottoscrizione della richiesta. In caso di ritardo, è prevista una penale a carico dell’istituto di credito.

L’indagine, tuttavia, ha dimostrato l’esistenza di numerosi contrattempi. Il 34% circa dei correntisti – 1,5 milioni di persone – che, al momento del cambio, avevano spese domiciliate sul conto vecchio ha avuto problemi a trasferire le domiciliazioni su quello nuovo.

La percentuale è più alta se si guarda al solo Meridione. Il quasi 34% nazionale, infatti, diventa 44,9% al Sud e sulle Isole.

“Sebbene la banca abbia il dovere di garantire la continuità del servizio e rispettare le tempistiche di legge, è importante che anche il correntista faccia attenzione ad alcuni aspetti, a partire dalla compilazione del modulo di richiesta, fondamentale per l’esito positivo dell’operazione”, hanno detto gli esperti di Facile.it. “È bene sapere, inoltre, che non tutti gli addebiti diretti, così come alcune tipologie di pagamenti, possono essere trasferite da una banca all’altra tramite la procedura di portabilità e pertanto è sempre bene verificare con il proprio istituto di credito eventuali eccezioni”.