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Caso Balocco, Chiara Ferragni rischia frode in commercio: è decisiva la Procura di Milano

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Caso Balocco, Chiara Ferragni rischia la frode in commercio: la Procura di Milano è decisiva.

Il caso Balocco si arricchisce ogni giorno di più. Chiara Ferragni rischia anche la frode in commercio. L’attività dell’imprenditrice è al vaglio del procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco e della Guardia di Finanza.

Caso Balocco: Chiara Ferragni rischia la frode in commercio

Mentre Chiara Ferragni prosegue il suo silenzio stampa e social, le indagini sul caso Balocco vanno avanti. L’imprenditrice, stando a quanto si apprende dal Corriere della Sera, rischia la frode in commercio. Sembra, infatti, che possa aver avuto un ruolo attivo sulla vicenda della finta beneficenza.

Cosa rischia Chiara Ferragni?

La Guardia di Finanza, con la documentazione che ha raccolto su delega del procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco, che guida il dipartimento delle frodi in commercio, sta cercando di far luce sulla strategia comunicativa adottata da Chiara Ferragni. Stando a quanto sostiene l’Antitrust, la società della moglie di Fedez – Fenice Srl – ha “imposto” a Balocco la propria linea di comunicazione, con tanto di comunicato stampa in cui si legavano le vendite dei dolci alla beneficenza.

Da Balocco a Dolci Preziosi: aumentano i guai per la Ferragni

Adesso, sta alla Procura di Milano capire se la violazione amministrativa sanzionata dall’Antitrust è frode in commercio o meno. Se così fosse, gli esposti di Assourt e Codacons passeranno da un modello 45, che non prevede indagati, a modello 21, con persone indagate e relative ipotesi di reato. La Guardia di Finanza, è bene sottolinearlo, non sta indagando solo sul pandoro Balocco ma anche sulle uova di Pasqua di Dolci Preziosi.