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Caso giudice apostolico, Conte chiede che Salvini chiarisca dove ha preso il video

Matteo Salvini

Continuano le polemiche sul controverso caso della giudice Iolanda Apostolico. Tajani: "Bisogna anche apparire al di sopra delle parti, non soltanto esserlo".

Continuano le polemiche sul caso della giudice Iolanda Apostolico. In un filmato risalente al 2018 si vede la giudice prendere parte a una manifestazione contro l’attuale ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Il leader del M5s, Giuseppe Conte, chiede che Salvini precisi come sia entrato in possesso di quel video.

Caso giudice Apostolico: le richieste della Lega

La Lega, dal canto suo, ha chiesto le scuse e le dimissioni della giudice Apostolico. Antonio Tajani ha affermato tramite una dichiarazione riportata da TgCom24: “Bisogna anche apparire al di sopra delle parti, non soltanto esserlo”. Conte invece ha sottolineato che “la Digos fa sempre dei filmati quando ci sono delle manifestazioni e il giudice Iolanda Apostolico non sembra si sia associato a delle espressioni offensive che venivano utilizzate in quel corteo”.

Caso giudice Apostolico, Conte: “Salvini chiarisca”

Conte ha proseguito: “Il punto, però, è un altro: come arrivano questi filmati al ministro delle Infrastrutture, che non c’entra nulla? Il ministro Salvini chiarisca come e perché ha ottenuto quei filmati, perché quei filmati sono della Digos e sono stati realizzati per altri compiti, non per attaccare i magistrati”.

Caso giudice Apostolico: spunta un nuovo video

Si segnala la presenza di un secondo video che mostra la giudice Iolanda Apostolico partecipare a un sit-in il 25 agosto 2018 contro l’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a Catania. Come informa Open, il video è stato registrato da Stefano Bertolino, un operatore di La Presse, ed è stato pubblicato in esclusiva dall’agenzia diretta da Alessia Lautone. Nel video, la giudice è vista in primo piano mentre protesta insieme ad altri partecipanti, tra cui le forze dell’ordine, che vengono accusate di aver usato la forza in modo eccessivo contro alcuni manifestanti.