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Caso Giuliano De Seta, i ministri Valditara e Calderone: “Rivedere l’alternanza scuola-lavoro”

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Sul caso Giuliano De Seta, si sono espressi i ministri Giuseppe Valditara e Marina Calderone che vogliono modificare l’alternanza scuola-lavoro.

I ministri Giuseppe Valditara e Marina Calderone hanno commentato il caso Giuliano De Seta, il ragazzo di 18 anni morto lo scorso 16 settembre durante l’alternanza scuola-lavoro, dopo la decisione dell’Inail di non risarcire i genitori della vittima.

Caso Giuliano De Seta, i ministri Valditara e Calderone: “Rivedere l’alternanza scuola-lavoro”

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone sono intervenuti sulla drammatica morte di Giuliano De Seta che si è consumata mentre il 18enne stava effettuando uno stage alla Bc Service concordato nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. Gli interventi dei ministri sono arrivati a circa 24 ore di distanza dalla decisione dell’Inail di non erogare alcun risarcimento ai genitori della giovane vittima, nel rispetto di quanto previsto dalla norma vigente.

“L’alternanza scuola-lavoro va rivista: bisogna tutelare gli studenti e la loro vita. Stiamo lavorando per predisporre una normativa più giusta e avanzata insieme al ministro del Lavoro Maria Elvira Calderone”, ha scritto il ministro Valditara in un messaggio postato su Twitter.

La ministra del Lavoro: “Cambieremo la norma che impedisce all’Inail di erogare il risarcimento”

“Avevo già convocato per il 12 gennaio un tavolo tecnico sulla sicurezza sul lavoro e sui correttivi più urgenti alla normativa al quale parteciperanno tutte le parti sociali e datoriali, i ministri dell’Università e quello dell’Istruzione, l’Inail e l’Ispettorato nazionale del Lavoro. L’emergenza infortuni sul lavoro è prioritaria nella mia agenda”, ha scritto la ministra Calderone in una nota commentando la notizia del mancato risarcimento ai genitori di Giuliano De Seta, il 18enne morto durante l’alternanza scuola-lavoro in un’azienda di Noventa di Piave, in provincia di Venezia.

Facendo esplicito riferimento a un “vulnus normativo esistente”, l’ex sindacalista ha precisato che proprio questo “vulnus” suscita “profonda ingiustizia” in quanto “consente il risarcimento economico ai familiari solo quanto a subire l’infortunio mortale è il principale percettore del reddito”.

“Questa regola è vigente da troppo tempo per sopravvivere ancora nel nostro Ordinamento e ha riguardato tante altre famiglie in questi anni. Va cambiata immediatamente e lo faremo con il prossimo decreto a cui stiamo lavorando in questi giorni, primo veicolo normativo utile”, ha aggiunto la ministra.

Calderone si è rivolta in modo diretto ai genitori del 18enne Giuliano De Seta, morto durante l’alternanza scuola-lavoro mentre si trovava in un’azienda situata in provincia di Venezia. “Quando muore un giovane durante un periodo di alternanza scuola-lavoro in azienda è una grave sconfitta per il sistema creato a protezione della vita di ogni lavoratore”, ha detto. “Ai genitori va tutta la mia vicinanza come Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali e come mamma, consapevole che nessun risarcimento economico potrà mai lenire il loro lavoro”.

Non solo Valditara e Calderone. Sul caso Giuliano De Seta interviene anche Fratoianni

Sull’accaduto è intervenuto anche il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. “Abbiamo posto la necessità di una commissione d’inchiesta sull’alternanza scuola-lavoro. Non credo di essere il solo a provare rabbia e indignazione: secondo l’Inail la vita di Giuliano De Seta, studente morto in alternanza scuola-lavoro a 18 anni, non valeva niente. Non valeva niente perché era uno studente e non guadagnava soldi, per questo la sua famiglia non riceverà alcun risarcimento. Non valeva niente perché era l’ultimo degli ingranaggi di una macchina che deve avere come centro la produttività”, si legge nel post condiviso su Facebook dal parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra.

“Non sarebbe certo un risarcimento a restituire Giuliano ai suoi cari”, ha aggiunto Fratoianni. “Ma questo oltraggio alla sua memoria è intollerabile”.