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Cefalù, sfruttavano insegnanti e personale Ata: sono accusati di estorsione e sfruttamento del lavoro

I carabinieri hanno sottoposto a sequestro preventivo 65.300 euro in contanti rinvenuti nelle abitazioni degli indagati

I carabinieri hanno sottoposto a sequestro preventivo 65.300 euro in contanti rinvenuti nelle abitazioni degli indagati

I carabinieri della Compagnia di Cefalù (Palermo) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di cinque persone, amministratori e gestori di una cooperativa che si occupa di istruzione secondaria: sono accusati, a vario titolo, di estorsione e sfruttamento del lavoro.

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Cefalù, sfruttavano insegnanti e personale Ata: le accuse

Cinque persone, amministratori e gestori di una cooperativa che si occupa di istruzione secondaria, avrebbero fatto lavorare i propri dipendenti, insegnanti e personale Ata, in difformità e in misura sproporzionata al contratto nazionale di lavoro, e anche a titolo gratuito: sono accusati di estorsione e sfruttamento del lavoro. Secondo la Procura sarebbero stati 118 i dipendenti coinvolti in questa dinamica che avrebbe permesso alla cooperativa di mantenere bassi costi di gestione e di massimizzare i profitti.

Sottoposti a sequestro 65.300 euro

I carabinieri, durante l’operazione, hanno sottoposto a sequestro preventivo 65.300 euro in contanti rinvenuti nelle abitazioni degli indagati e in istituti paritari riconducibili alla cooperativa e custoditi in alcune circostanze dentro buste con elenchi nominativi del personale dipendente.

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