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Che famiglia è questa Family: cartone anni '80 su una stravagante famiglia californiana

I personaggi

Che famiglia è questa Family, cartone animato giapponese Anni ’80 su una famiglia americana di cui si censurano le relazioni omosessuali e bisessuali: sarebbe un cartone per adulti.

Informazioni “tecniche” e trama

Il cartone

Che famiglia è questa Family Oh, Family! è la traduzione del titolo originale –, è un cartone animato giapponese (anime) trasmesso per la prima volta dall’8 ottobre 1986 sull’emittente TY Tokyo e in Italia dal 12 settembre al 13 novembre 1988 su Italia 1. La sigla è cantata da Cristina D’Avena.
Il cartone è tratto da un fumetto (manga) dal titolo Family (1982-85) disegnato da Taeko Watanabe. Tratta di una ricca famiglia americana che vive in Florida, quella degli Anderson, che è un po’ particolare. La protagonista vera e propria è Fea, la secondogenita, dall’aspetto e dal carattere mascolino e dalla travagliata vita sentimentale. Ad un certo punto gli Anderson decideranno di adottare Jonathan, il figlio di una vecchia amica del padre della ragazza (il signor Wilfred Anderson), dopo che il bambino è rimasto orfano. Sua madre, in realtà, era l’ex fidanzata del padre di Fea, e Jonathan non scoprirà che alla fine chi è il suo vero padre.

Censure

Anche la versione italiana del cartone animato Che famiglia è questa Family, come molti altri cartoni giapponesi – praticamente tutti -, è andata incontro alla censura rispetto alla versione originale – che ha un po’ della soap -. Nella prima messa in onda dell’anime è stata infatti tagliata la “scabrosa” scena in cui il fratello omosessuale di Fea, Kay, tenta di baciare Leif, il fidanzato della ragazza, il quale è inizialmente attratto da lui – quella scena sarà invece inserita nell’edizione Dvd di Yamato Video del 2012, in lingua originale con i sottotitoli –.

Logo Yamato

Inoltre alcuni protagonisti dell’anime originale hanno relazioni bisessuali che non sono state messe in luce nella versione italiana, nella quale sono stati appositamente cambiati alcuni dialoghi. Ancora una volta dunque, scopriamo che un cartone animato giapponese non è propriamente per bambini. Inoltre si nota una visione negativa della famiglia americana da parte dei giapponesi e un tantino stereotipata – in particolare molti personaggi del cartone sono rappresentati come biondi con gli occhi azzurri – .

Altri cartoni animati giapponesi censurati

Sono stati sottoposti alla censura nella versione italiana cartoni animati giapponesi anche più famosi di Che famiglia è questa Family, come Occhi di Gatto, Ken il Guerriero, Sailor Moon, Dragon Ball, Mila e Shiro, per non parlare di Georgie, Lady Oscar ed E’ quasi magia Johnny, censurati anche in parti importanti. Cartoni che avevano al loro interno nudità, scene di sesso o particolarmente violente per adattarli ad un pubblico infantile e non solo giapponese – persino molti riferimenti tipici di quella cultura sono stati eliminati -. Proprio per questo talvolta alcuni passaggi di quei cartoni animati in italiano, risultano poco chiari.