Silvia Piccini, 18 anni ancora da compiere, non è sopravvissuta al tragico incidente che l’ha vista coinvolta due giorni fa, tra Rodeano e San Daniele. La giovane, di cui è stata dichiarata la mote cerebrale, viveva a Sedegliano.
Ciclista di 17 anni investita da un’auto e morta
Nel pomeriggio di martedì 20 aprile, lungo la strada che da San Daniele del Friuli conduce a Rodeano, Silvia, studentessa modello della quarta liceo di Scienze applicate dell’Istituto Arturo Malignani di Udine, in sella alla sua bicicletta da corsa durante il consueto allenamento, è stata speronata da un’automobile Audi A1 rossa, guidata da una donna. Dopo l’urto la ragazza è stata trascinata per alcuni metri sull’asfalto finendo poi in un fosso che fiancheggia la strada.
Sul posto sono imediatamente intervenuti i Vigili del Fuoco e i soccorsi con un’ambulanza e l’elisoccorso del 118, che l’hanno trasportata ferita all’ospedale di Udine, dove si è reso necessario il ricovero in terapia intensiva.
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Il cordoglio della comunità
La famiglia, gli amici e tutto il mondo del ciclismo regionale nonché l’intera comunità di Sedagliano hanno sperato sino alla fine nel risveglio della giovane, purtroppo però per lei non c’è stato nulla da fare ed è stata dichiarata la morte cerebrale. Per la giovane, che di recente era passata a una società sportiva trevigiana di Casale sul Sile, si erano mobilitate tutte le società del Friuli-Venezia Giulia e del Veneto, in attesa di ricevere notizie rassicuranti. Sull’accaduto è intervenuto anche l’ex campione del mondo di ciclocross e vincitore di dieci titoli nazionali Daniele Pontoni, evidenziando come i ciclisti siano diventati ormai come birilli sulle strade. Nonostante il drammatico episodio, il fratello minore di Silvia, anche lui ciclista, ha già fatto sapere che continuerà ad andare in sella, anche per onorare la sorella che gli aveva trasmesso la passione.