Sterilizzare un gatto maschio significa applicare delle piccole incisioni sullo scroto e rimuoverne i testicoli. Non si applicano punti di sutura, normalmente, e la sacca scrotale viene aiutata a guarire con gli antibiotici. Questa operazione si svolge solitamente tra i 4 e i 6 mesi d’età dell’animale, per evitare che sviluppi in seguito comportamenti aggressivi legati ai riti di accoppiamento. Una volta che la pelle dello scroto è guarita, da una certa distanza un gatto maschio sterilizzato e una femmina appaiono del tutto simili.
Istruzioni
1- Prendete delicatamente l’animale e sollevategli la coda per osservarne i genitali.
2- Localizzate l’orifizio anale. Nelle femmine, proprio sotto l’orifizio anale è presente una fessura verticale, la vulva, quasi direttamente collegata all’ano come a formare una “I”. Nel maschio, a circa 2,5 cm al di sotto dell’orifizio anale, c’è un’apertura che porta al prepuzio con, al di sotto, i resti dello scroto. Potreste dover allargare un po’ le natiche del gatto per ottenere una visuale migliore. Nei cuccioli, l’ano e il prepuzio appaiono come due puntini, con lo scroto al centro.
3- Tenete a mente che poiché esistono solo due scelte, maschio o femmina, e poiché è facile capire se si tratta di una femmina, in caso di dubbio basta procedere per eliminazione: se non c’è la vulva, il gatto è maschio; se c’è, è femmina.
Consigli e avvertimenti
– E’ spesso difficile riuscire a determinare il sesso di un cucciolo, quindi rivolgetevi ad un veterinario. Agite sempre dolcemente col vostro gatto, prendetevene cura e non allarmatelo.