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Consulta pensioni ultime notizie: 'Giusta la rivalutazione degli assegni'

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Il Pd si schiera assolutamente contro l'aumento dell'età pensionabile a 67 anni. La Consulta pensioni ha poi definito legittimo il bonus Poletti.

Una recentissima ricerca dell’Istat ha evidenziato che, rispetto a pochi anni fa, l’aspettativa di vita dopo i 65 anni è aumentata di circa 5 mesi. Questo fa sì che l’età pensionabile verrà spostata a 67 anni nel 2019, ipotesi non affatto gradita ai lavoratori. Maurizio Martina, vicepresidente del Pd e ministro dell’Agricoltura, si oppone, mentre la Consulta pensioni ha definito legittimo dal punto di vista costituzionale il bonus Poletti sulle perequazioni pensionistiche. C’è ancora circa un anno di tempo per discutere meglio di questo problema e cercare una soluzione migliore.

Consulta pensioni ultime notizie

Il Pd è contro questo aumento dell’età pensionabile a 67 anni di età. Maurizio Martina protesta veementemente: “Non tutti i lavori sono uguali. E non tutti i lavoratori hanno la stessa aspettativa di vita per le mansioni che fanno. Le norme volute dal governo Berlusconi e poi modificate dal governo Monti sull’aumento automatico dell’età pensionabile vanno riviste e per questo serve un rinvio dell’entrata in vigore del meccanismo. I tempi per una discussione parlamentare a partire dalle commissioni preposte ci sono tutti ed io credo sia giusto prendersi tutto lo spazio utile per aggiornare questa decisione anche alla luce di nuove valutazioni”.

Lorenzo Guerini, coordinatore della segreteria del Pd ha rilasciato dichiarazioni alquanto analoghe, affermando che sia corretto ripensare le regole, dato che le tempistiche lo permettono abbondantemente. Una nota, anche Gianni Cuperlo si iscrive alla lista di coloro che chiedono lo stop allo scatto.

Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti risulta essere, però, molto più tranquillo. Ha affermato che “c’è una legge e la legge si applica”. Tuttavia ha anche lui sottolineato che l’innalzamento dell’età pensionabile sarà applicato nel 2019, e che quindi c’è ancora parecchio tempo per trovare un’altra soluzione. Il tempo sembra essere un fattore su cui concordano tutti, ma questo corre veloce.

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Nuova riforma pensioni

La Corte Costituzionale ha sancito che il bonus Poletti riguardante le perequazioni pensionistiche è legittimo. La Consulta pensioni ha respinto tutte le censure di incostituzionalità sollevate, affermando che la norma realizza un bilanciamento non irragionevole tra i diritti dei pensionati e le esigenze della finanza pubblica.

La questione concernente la perequazione dei trattamenti pensionistici è stata ereditata dalla riforma Fornero, già causa di un ricorso che due anni fa ha portato a un rimborso, il cosiddetto bonus Poletti. Una misura considerata parziale dai ricorrenti, che lamentano penalizzazioni per sei milioni di pensionati. Ne è seguito un altro appello sui cui oggi la Corte Costituzionale ha discusso.

La Consulta pensioni ha valutato la legittimità del decreto legge 65/2015 con cui il Governo ha riconosciuto in minima parte quanto non pagato ai pensionati per effetto del blocco della perequazione nel biennio 2012-2013. La decisione avrebbe potuto avere conseguenze molto pesanti sui conti pubblici in quanto le cifre in ballo superavano i 21 miliardi di euro.