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Convivenza: perchè convivere e non sposarsi

CONVIVERE.

Siete pronte per iniziare una convivenza con il vostro partner ma non siete sicure di volervi sposare? Ecco perchè è meglio convivere e non sposarsi.

Convivere o sposarsi? Questa è la domanda dilemma delle coppie che decidono di andare a vivere insieme. Questa è la domanda che maggiormente fanno le persone giovani e innamorate che dopo un periodo breve o lungo di frequentazione e fidanzamento decidono di lasciare la famiglia per unirsi sotto lo stesso tetto del/la proprio/a partner. La scelta non è sempre facile e scopriremo perchè.

Terminata la fatica del trasloco, l’esuberanza dei partner e l’eccitazione del periodo precedente all’andare a vivere da soli spesso la prima convivenza risulta pesante e difficoltosa con varie crisi da parte dei due partner. Andare a vivere insieme non è sempre semplice, soprattutto da giovani quando alle spalle si ha ancora la famiglia che coccola e vizia i figli. Spesso ritrovarsi in un nuovo ambiente dove bisogna fare tutto da soli risulta difficoltoso.

Spesso le aspettative di vivere insieme sono molto diverse da quelle che sono in realtà. Spesso la donna sente il bisogno di essere aiutata dal partner ma si vergogna a dirlo perchè vuole dimostrare di essere una casalinga perfetta capace di lavare, stirare, cucinare, pulire i pavimenti ecc… L’uomo che nella famiglia tradizionale fa poco e niente se non sgridato inizia a diventare pigro, girare per casa a vuoto e in modo annoiato.

Questo è il momento di riprendere in mano la coppia. I due partner devono imparare ad aiutarsi a vicenda, dividersi le faccende di casa e ritrovare la sintonia sessuale che era andata persa dopo che in casa aveva iniziato a regnare la noia, la stanchezza e la routine. Superando questa prima prova la coppia e pronta per decidere se continuare a convivere o sposarsi. Raramente ai nostri giorni ci si sposa senza un primo periodo di convivenza.

Molti giovani di oggi preferiscono convivere rispetto che sposarsi subito per moltissimi motivi. Per prima cosa la convivenza non ha vincoli burocratici, quindi nel caso che la coppia vada in frantumi non sarà necessario pagare un avvocato e dividere i costi, la casa e tutta una serie di vincoli che si hanno con il matrimonio. La convivenza tramanda un’idea di rilassatezza e una sorta di ingenuità verso il futuro. Ci si sente ancora piccoli e poco inclini a fare il passo verso il matrimonio.

Con il matrimonio il legame sarebbe “per sempre” a differenza della convivenza che nel caso vada male possa di un tempo minore e con meno spreco di energie. Inoltre un punto fondamentale, a causa della crisi le persone non hanno voglia di spendere e spandere soldi per il matrimonio. Durante i festeggiamenti del matrimonio la coppia e le famiglie degli sposi spendono cifre spropositate per legami amorosi che magari non dureranno in eterno.

In un momento storico in cui i matrimoni non sono più combinati, si può scegliere il/la partner le nuove coppie preferiscono partire da una convivenza piuttosto che buttarsi a capo fitto verso un matrimonio che non rischia sempre di andare bene. Il matrimonio è consigliato vivamente soltanto nel momento in cui la coppia deciderà di avere figli, grazie ai vincoli giuridici che si vanno a creare.