Al centro delle polemiche mediatiche c’è Alfonso Signorini, coinvolto nel presunto “sistema Signorini” denunciato da Fabrizio Corona. Il direttore di Chi, assistito dall’avvocato Andrea Righi, respinge ogni accusa diretta, sottolineando che l’unico reato contestato finora riguarda Corona ed è il revenge porn. Signorini è “molto rammaricato per la montagna di fango che lo ha investito“.
Corona e il ‘sistema Signorini’: l’inchiesta e le possibili evoluzioni
L’interrogatorio di Corona davanti ai pm milanesi, durato meno di un’ora, ha confermato che l’ex re dei paparazzi ha concentrato le sue dichiarazioni sul presunto sistema di favori legato al Grande Fratello, trascurando invece il capo d’accusa principale. Secondo il legale del conduttore, come riportato dal Corriere, sotto la lente dei magistrati potrebbero finire anche coloro che hanno fornito le immagini, e la posizione di Corona potrebbe aggravarsi:
“Anche nella puntata andata in onda dopo i sequestri sono state nuovamente diffuse non solo le chat ma anche immagini sessualmente esplicite. La circostanza che alcune di queste immagini fossero opacizzate nulla toglie al fatto che l’indagato le abbia sollecitate e ricevute”.
Righi ha commentato anche le dichiarazioni di Corona riguardo a presunte agenzie che favorirebbero l’ingresso al GF: “Apprendo da notizie di stampa che Corona nel corso dell’interrogatorio pare abbia riferito di avere un’agenzia che, dietro il pagamento di 50 o 100 mila euro si occupa di ‘procurare la possibilità di entrare al GF’: non commento, lascio a voi le conclusioni”.
Accanto alla versione della difesa, emergono altre segnalazioni: alcuni ex concorrenti del GF Vip, tra cui Antonio Medugno e Gianluca Costantino, hanno dichiarato di aver subito presunte avances o comportamenti inappropriati, presentando querele tramite i propri legali. Secondo quanto riferito da Corona, l’ex paparazzo avrebbe ricevuto «più di cento segnalazioni» sul suo indirizzo email, lasciando aperta la possibilità di ulteriori sviluppi.
La strategia difensiva di Signorini, ribadisce Righi, punta a chiarire i fatti e a ridurre il perimetro delle accuse: “Mi sembra che si stia perdendo il focus su quello che, ad oggi, è l’unico reato in contestazione“, confermando la fiducia che la verità emergerà.
Corona e il ‘sistema Signorini’, interviene il legale del conduttore: “È rammaricato”
Alfonso Signorini si trova al centro di polemiche legate al presunto “sistema Signorini”, ma il direttore editoriale di Chi mantiene una posizione ferma e lucida. Come ha spiegato al Corriere il suo legale, Andrea Righi, il conduttore è “molto rammaricato per la montagna di fango che lo ha investito“, ma al contempo “estremamente determinato e fiducioso di poter presto ristabilire la verità dei fatti“.
Secondo Righi, la verità potrebbe emergere “anche da elementi nuovi e sorprendenti“, lasciando intendere che la difesa non si limiterà a respingere le accuse, ma potrebbe presentare prove o testimonianze in grado di ribaltare la narrazione costruita da Falsissimo, il programma di Fabrizio Corona.
L’avvocato ha inoltre sottolineato come il fulcro della vicenda giudiziaria sia il reato di revenge porn, ossia la diffusione di immagini sessualmente esplicite senza consenso, per il quale l’unico indagato è al momento Corona. Righi precisa: “Mi sembra che si stia perdendo il focus su quello che, ad oggi, è l’unico reato in contestazione ovvero il revenge porn, fattispecie per la quale l’indagato non è il dottor Signorini“. Conclude che la norma punisce non solo chi diffonde i contenuti, ma anche chi li riceve dopo averli “esplicitamente ed insistentemente richiesti a fini divulgativi“.