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Covid, Andreoni: "Quarantena ridotta? È un errore, il rischio di persone contagiate in circolazione è alto"

Covid Andreoni quarantena ridotta

Andreoni dice la sua sulla quarantena covdi ridotta per i vaccinati, sulla variante Omicron e sulla possibile quarta dose.

Il dottor Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico di Tor Vergata, ha detto la sua a Cusano Italia Tv in merito all’attuale situazione epidemiologica italiana e affrontato anche il tema della quarantena ridotta per i vaccinati che dovessero entrare in contatto con un positivo. Per l’infettivologo una riduzione dei tempi di isolamento rappresenterebbe un errore in questo momento, in quanto porterebbe al rischio di permettere di circolare a molti potenziali infetti.  

Covid, Andreoni sulla quarantena ridotta

“Sotto l’aspetto medico-epidemiologico sarebbe un errore aumentiamo il rischio che persone contagiate possano diffondere ulteriormente il virus – ha detto Andreoni – la variante iniziale del Coronavirus aveva un tempo di latenza che poteva arrivare anche a due settimane, man mano questo periodo di incubazione è diventato più rapido, ma può arrivare anche a 7 giorni, ridurre la quarantena a meno di 7 giorni è rischioso soprattutto con una variante così contagiosa come questa”.

Covid, Andreoni e la quarantena ridotta

Le parole del professore hanno poi riguardato anche le dosi booster del vaccino, con specifico riferimento alla quarta che in questi giorni Israele ha iniziato a somministrare, “ma in maniera sperimentale, non perché vi sia effettivamente un’esigenza di quarta dose”. “Loro – ha specificato Andreoni – cercano di anticipare per capire quanto effettivamente si è protetti. Lo stesso vale per chi come la Francia sta anticipando la terza dose dopo 3 mesi, non ci sono dati scientifici a supporto di questo”.

Quarantena covid ridotta, il punto di Andreoni

Infine sulla variante Omicron Andreoni sostiene che la stessa sia già dominante in Italia in quanto sarebbe già superiore al 50% dei casi. “Sotto un aspetto puramente epidemiologico – ha aggiunto – il fatto che il virus possa aver perso virulenza ci fa piacere, perché noi stiamo aspettando che il virus si adatti sempre di più all’uomo diventando meno aggressivo. Per diventare un semplice raffreddore probabilmente ci metterà non meno di 10 anni”.