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Covid, chi sono i super-resistenti al virus che non si ammalano

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Ci sono delle persone considerate super-resistenti al Covid, che di conseguenza non si ammalano mai. Chi sono queste persone?

Ci sono delle persone considerate super-resistenti al Covid, che di conseguenza non si ammalano mai. Chi sono queste persone?

Covid, chi sono i super-resistenti al virus che non si ammalano

Esistono persone che non hanno bisogno del vaccino per proteggersi dal Covid, perché sono resistenti al Coronavirus e non si ammalano. È stato avviato uno studio per scoprire chi sono le persone che non rischiano neanche di avere un lievissimo sintomo. Questa ricerca, coordinata dall’Università di Melbourne e dalla Fondazione per la ricerca biomedica dell’Accademia di Atene, è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature Immunology. “La variabilità clinica in risposta all’infezione, virale o meno, può essere spiegata, almeno in alcuni individui, da fattori genetici umani” hanno spiegato i ricercatori. Ci sono state tante famiglie che si sono infettate ma una sola persona non si è contagiata. Questo vuol dire che “alcuni individui altamente esposti possano essere resistenti all’infezione con questo virus“. Gli scienziati hanno esaminato alcuni casi di suscettibilità geneticamente determinata a esiti gravi di due malattie infettive, ovvero la tubercolosi e il Covid, coprendo in modo più approfondito tre casi noti di resistenza congenita alle infezioni. Hanno considerto i geni “candidati” direttamente rilevanti per la resistenza all’infezione di Coronavirus e hanno proposto “una strategia per il reclutamento e l’analisi genetica di individui che sono naturalmente resistenti all’infezione del virus“.

Covid, chi sono i super-resistenti al virus: due meccanismi

Sono necessari altri studi per capire meglio i meccanismi che causano la resistenza congenita all’infezione, che potrebbero fornire “un quadro per l’uso di queste conoscenze a fini terapeutici“. “In tutte malattie infettive c’è sempre una quota di persone che sono naturalmente resistenti all’infezione” ha dichiarato Fausto Baldanti, che da mesi analizza le varianti del Covid nel laboratorio di virologia molecolare del Policlinico San Matteo di Pavia. Esistono delle persone naturalmente resistenti al Covid, come esistono per altre malattie infettive. “Anche quelle più terribili non uccidono il 100% delle persone coinvolte: il vaiolo, ad esempio, ha una mortalità dell’80%, l’ebola del 90%” ha dichiarato Baldanti a Repubblica. Uno dei meccanismi potrebbe essere l’immunità preesistente, dovuta ad infezioni simili. Alcune persone resistono al Covid perché avevano contratto una precedente infezione dovuta ad altri Coronavirus. “L’aver contratto qualcosa di simile al Covid conferisce una protezione perché ha generato una risposta crociata” ha spiegato l’esperto.

Covid, chi sono i super-resistenti al virus: l’esempio di Fausto Baldanti

Fausto Baldanti è un esempio di questa resistenza. “Da un campione di sangue che avevo prelevato tre anni fa e poi conservato, ho scoperto di aver prodotto una risposta immunitaria contro il Covid” ha dichiarato. Ha spiegato che aveva contratto un beta coronavirus umano che si chiama HKU1. Si stima che il 25-30% delle persone che non si infettano hanno una risposta T-cellulare residuale provocata da un’infezione con un virus “parente” del Covid. Questo può proteggerli da una nuova infezione o determinare un’infezione asintomatica. Un altro meccanismo di protezione naturale potrebbe essere dovuto a qualche tratto genetico che è favorevole nei confronti della nuova infezione. “Ad esempio individui che hanno una densità di recettori Ace2 e Trmpss (proteine) più bassa risulterebbero meno infettabili” ha spiegato Baldanti. Se un soggetto con una variazione genica ha contratto una precedente infezione è “praticamente intangibile”. Scoprirlo, però, è molto difficile. Baldanti se ne è accordo dopo tre anni, senza mai un tampone positivo. Secondo le stime, le persone con varianti genetiche che resistono al Covid sono meno del 10%.