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Covid, deputato positivo: slitta l'esame del Decreto Sostegni bis alla Camera

Deputato positivo

A causa della presenza di un deputato positivo è slittato l'esame del Decreto Sostegni bis alla Camera: isolati altri due parlamentari.

Un deputato componente della commissione Bilancio che ha esaminato il Decreto Sostegni bis la scorsa settimana, è risultato positivo al Covid: l’Aula della Camera, che avrebbe dovuto riunirsi questa mattina per esaminare il provvedimento, ha subito uno slittamento di due ore.

Deputato positivo al Covid

Secondo quanto si apprende ad essere risultato positivo è stato un parlamentare della Lega. In base al tracciamento sono stati messi in quarantena altri due deputati che hanno avuto contatti stretti con lui. Gli altri componenti della Commissione interessata stanno facendo i tamponi per verificare se siano stati contagiati prima di accedere a Montecitorio. La seduta, originariamente prevista per le 9:30, è dunque slittata di due ore.

Deputato positivo al Covid: contagiato Tullio Patassini

Il deputato in questione è il treiese Tullio Patassini che, come reso noto da lui stesso, ha scoperto di aver contratto l’infezione per caso facendo un tampone per precauzione prima di partecipare ad un convegno in presenza previsto per sabato. Ora è in isolamento a casa, non ha alcun sintomo e non sa dove possa essere avvenuto il contagio visto che “sono sempre stato attento“.

Il parlamentare aveva già ricevuto la prima dose Pfizer e proprio ieri avrebbe dovuto recarsi all’hub per effettuare la seconda. “Mascherina e distanziamento? Sempre! Mani disinfettate? Sempre! Tamponi periodici di controllo? Sempre. Però non è bastato: meditate gente e non abbassate la guardia“, ha scritto sui suoi canali social.

Deputato positivo al Covid: slitta esame Decreto Sostegni bis

Dopo la notizia della positività emersa, l’esame del Decreto Sostegni previsto per oggi è slittato di due ore. Si tratta di un passaggio decisivo dopo il via libera della Commissione Bilancio perché il Senato, considerati i tempi stretti per la conversione in legge (entro il 24 luglio), non potrà fare altro che limitarsi a confermare quanto deciso dalla Camera senza possibilità di apportare nuove modifiche.