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Covid e tremori, il neurologo Cortelli: "Sono legati ad una reazione infiammatoria"

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Il neurologo Pietro Cortelli spiega l'origine di uno degli effetti collaterali riscontrato nei pazienti reduci da Covid: i tremori

Il neurologo Pietro Cortelli spiega l’origine di uno degli effetti collaterali riscontrato nei pazienti reduci da Covid: i tremori.

Covid e tremori: l’intervista all’esperto Pietro Cortelli

Il neurologo Pietro Cortelli, direttore della clinica neurologica dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, spiega in un’intervista perché in alcuni casi, per la verità piuttosto rari, i pazienti che hanno avuto il Covid soffrono di tremori, in particolare alle mani.

Cortelli spiega che il Covid non va a ledere il cervello delle persone che lo contraggono e di conseguenza raramente può causare tremori: Il tremore è un disturbo del movimento molto comune e che ha diverse determinanti. Può può essere fisiologico, e quindi si manifesta in momenti particolari come quelli legati allo stress per poi scomparire insieme a ciò che lo determina. Oppure come alterazione del movimento stabile e quindi un tremore isolato o essenziale. Non mi aspetterei che quest’ultimo possa essere giustificato dal Covid anche perchè ormai sappiamo bene che questa infezione non lede il cervello.”

Quando il tremore compare insieme al Covid

Cortelli specifica che, nonostante questo, a volte il paziente affetto da Covid, può avere tra gli effetti collaterali anche del tremore. E questo è dovuto ad un particolare fattore: La reazione infiammatoria è una reazione molto complicata da punto di vista neuro-chimico e sono coinvolte diverse sostanze che possono associarsi al tremore. E’ possibile dunque che possa fare la sua comparsa in particolari momenti dell’infezione. La parti del corpo più coinvolte sono le mani, perchè hanno muscoli più piccoli e le usiamo di più. Inoltre sono molto meno sottoposte alla gravità. Nei miei pazienti non è emerso come elemento particolarmente frequente.”