> > Covid, il Forum di Davos 2022 è stato rinviato per paura della variante Omicron

Covid, il Forum di Davos 2022 è stato rinviato per paura della variante Omicron

In primo piano Klaus Schwaab, fondatore del WEF

Covid, il Forum di Davos 2022 è stato rinviato per paura della variante Omicron: le date dal 17 al 21 gennaio troppo a ridosso della quarta ondata

Il Covid non scherza e per l’anno nuovo in arrivo fa ancora paura, perciò il Forum di Davos 2022 è stato rinviato per paura della variante Omicron. Da questo punto di vista l’annuncio del fondatore Klaus Schwaab sullo spostamento del WEF ad inizio estate arriva non come una resa rispetto all’urgenza dei temi da trattare, ma come un atto di precauzione sacrosanta

Rinviato il Forum di Davos 2022: non più per la seconda metà di gennaio ma all’inizio dell’estate

Quel che il World Economic Forum doveva decidere al meeting che ogni anno si tiene a Davos, in Svizzera dal 17 al 21 gennaio 2022 verrà deciso ad inizio estate. Lo si farà, come spiega una nota, “alla luce della continua incertezza sulla diffusione della variante Omicron”. E ancora: “Le attuali condizioni pandemiche rendono estremamente difficile organizzare un incontro globale in presenza. I preparativi erano stati fatti con la consulenza di esperti e hanno beneficiato della stretta collaborazione del governo svizzero a tutti i livelli”. 

Forum di Davos 2022 e trasmissibilità della Omicron: meeting economico rinviato

Quello che fa paura è la capacità della Omicron di “bucare” quasi ogni precauzione in presenza di assembramenti corposi: “Nonostante i rigorosi protocolli sanitari del meeting, la trasmissibilità della variante Omicron e il suo impatto sui viaggi e la mobilità hanno reso necessario il rinvio”. Perciò “salute e sicurezza di tutte le persone coinvolte negli incontri sono sempre state la priorità dell’organizzazione”. 

Le parole di Schwaab, “padre” del Forum di Davos 2022: “Rinviato, ma non fermerà i nostri progressi”

Klaus Schwaab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum, ha spiegato: “Il rinvio del Forum non impedirà di fare progressi, visti i continui incontri sui canali digitali dei leader delle imprese, dei Governi e della società civile. La cooperazione pubblico-privato è andata avanti durante la pandemia e continuerà a ritmo sostenuto. Non vediamo l’ora di riunire presto i leader globali in presenza”.