Valentina Mericio Argomenti trattati
Evitati 25 mila ricoveri. Questo il dato divulgato dall’Istituto Superiore di Sanità che, attraverso una nota ha fatto un bilancio dell’impatto che ha avuto il sistema “a zone” da quando è stato introdotto. Attraverso una nota pubblicata sul canale istituzionale, l’Iss ha divulgato i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista internazionale “Nature Communications” e condotto insieme a Inail e Fondazione Bruno Kessler. “Per la ricerca sono stati utilizzati i dati della sorveglianza integrata e quelli sulla mobilità pubblica”, è stato precisato nella nota.
iss evitati ricoveri, ridotta la trasmissibilità del virus
Da quando è stato introdotto il sistema “a zone” ad autunno 2020 con il DPCM del 3 novembre emanato dall’allora Governo Conte bis, l’incidenza della trasmissibilità del virus è diminuita sensibilmente con una riduzione di 25 mila ricoveri solo nel primo mese, da quando il provvedimento è entrato in vigore. Questo è quanto emerso dallo studio condotto da Iss, Inail e fondazione Bruno Kessler nel quale è stata effettuata un’attenta indagine su come sia cambiata l’incidenza dei casi da qui a circa un anno di distanza.
iss evitati ricoveri, “Ridotta trasmissibilità del 13-19% in zona gialla”
Nello studio si è evidenziato come solo nella zona gialla la riduzione dell’incidenza dei contagi sia stata del 13-19%. In zona arancione invece il valore è salito 27-28%, per arrivare ad una ulteriore discesa della curva che in zona rossa è stata addirittura del 36-45%. Il comunicato prosegue rendendo noto che l’indice Rt in zona gialla si è portato a valori intorno all’1. Diversamente in zona arancione si è parlato di valori tra 0.80 e 0.93, mentre in zona rossa i valori si sono aggirati tra lo 0.74 e lo 0.83. “Nell’insieme, le misure hanno ricondotto l’epidemia sotto controllo in 85 province su 107 entro 3 settimane dalla loro introduzione, evitando nello stesso periodo complessivamente circa 25.000 ricoveri, ovvero oltre metà dei 44.000 effettuati”, ha spiegato la nota.
Infine Iss nella nota ha spiegato che “anche la più restrittiva delle zone ha prodotto riduzioni delle attività sociali significativamente minori rispetto al lockdown della primavera 2020: ad esempio, a fronte di un tempo medio passato in casa dagli italiani di circa 16 ore al giorno in tempi pre-pandemici (dato Istat), nelle zone rosse si è stimato un tempo di 18.7 ore al giorno contro le circa 20.3 durante il lockdown”.
