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Covid Lazio, i No Vax cambiano idea: più prime dosi dopo il lockdown austriaco

no vax lazio

In seguito al lockdown imposto in Austria, nel Lazio aumenta il numero di No Vax che avrebbe richiesto la prima dose del vaccino.

In seguito al lockdown imposto in Austria, nel Lazio aumenta il numero di No vax che cambiano idea e decidono di farsi iniettare la prima dose del vaccino. L’Assessore D’Amato: “L’effetto Austria si sente”.

Covid Lazio, no vax cambiano idea dopo lockdown austriaco

L’effetto Austria si fa sentire anche in Italia, più nello specifico nel Lazio: da quando il governo ha deciso di imporre il lockdown e la vaccinazione obbligatoria contro il covid, nel Lazio un numero sostenuto di No Vax avrebbe cambiato idea, prenotandosi per la prima dose del vaccino.

Da quando Vienna ha deciso di rendere obbligatorio il vaccino notiamo un aumento delle prime dosi anche qui da noi. Da quel giorno i No Vax pentiti finiscono in fila per l’iniezione anti-Covid: dall’inizio della inizio settimana se ne contano in media 2.000 al giorno. E ieri, per la prima volta, ci sono state più prime dosi che seconde”. Così dichiara l’assessore Alessio D’Amato a Repubblica.

No Vax Lazio: cresce la paura per ospedalizzazioni

L’assessore si dimostra contento per l’effetto scaturito nei no vax laziali: “È un dato molto positivo, in aumento. Vuol dire che si stanno convincendo a vaccinarsi anche molti dei duri e puri, i più ostinati“.

Sempre secondo Repubblica però non sarebbe solo l’eco delle misure austriache ad aver convinto molti No Vax.

I dati sulle ospedalizzazioni, infatti, ci dicono che il 75% dei ricoverati in terapia intensiva è No Vax o non ha completato il ciclo vaccinale. Inoltre, il tasso di mortalità per questa categoria sarebbe 9 volte più alto rispetto a chi invece si vaccina.

Lazio, No Vax cambiano idea dopo restrizioni austriache: sorgono proteste a Vienna

Così come in Italia, anche in Austria negli ultimi giorni i cittadini sono scesi in piazza per protestare contro il lockdown imposto dal governo.

A Vienna tra i manifestanti spunta anche uno striscione della Polizia: “La Polizia combatte per la libertà“.

Ricordiamo infatti che da lunedì l’Austria rimarrà in lockdown per 20 giorni e a febbraio il governo potrebbe approvare l’obbligo del vaccino anticovid, con buona pace dei No Vax.