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Covid, Mario Ruocco morto a 14 anni dopo 3 mesi di ricovero: non aveva patologie pregresse

Covid morto 14 anni

Mario Ruocco è morto a 14 anni a causa di una sindrome provocata dal Covid: il giovane si è spento dopo 3 mesi in terapia intensiva.

Tragedia a Sant’Egidio del Monte Albino, comune in provincia di Salerno, dove un ragazzo di 14 anni è morto dopo aver contratto il Covid ed essere stato ricoverato per tre mesi. Si tratta di Mario Ruocco, una tra le vite più giovani spezzate dall’infezione. Secondo quanto appreso dai medici dell’ospedale di Baggiovara, dove il rahazzo era stato trasferito dal Sant’Orsola di Bologna lo scorso 8 giugno, l’adolescente non soffriva di alcuna patologia pregressa.

Covid, Mario Ruoco morto a 14 anni

L’adolescente, che non aveva apparenti patologie pregresse, era risultato positivo a marzo. Dopo il contagio aveva iniziato a non sentirsi bene, motivo per cui era stato ricoverato al Sant’Orsola di Bologna in circostanze apparse fin da subito gravi. A causa di una sindrome provocata dal coronavirus, i medici lo avevano infatti trasferito in terapia intensiva al Sant’Orsola di Bologna.

Qui Mario Ruocco, questo il nome della vittima, è rimasto per tre mesi. Un periodo in cui ha affrontato e superato le pesanti conseguenze delle lesioni agli organi interni e durante il quale si era anche negativizzato, facendo sperare per il meglio. L’8 giugno però le sue condizioni sono peggiorate tanto da richiedere un trasferimento al polo ospedaliero di Baggiovara, dove il 16 giugno si è spento.

La direzione generale dell’Azienda Usl di Modena e tutti i suoi professionisti che ancora combattono giorno dopo giorno contro la pandemia esprimono le più sentite condoglianze ai genitori e alla famiglia del ragazzo di 14 anni deceduto a Modena“, ha scritto Il direttore generale dell’Ausl di Modena Antonio Brambilla.

Covid, ragazzo morto a 14 anni: il cordoglio di sindaco e governatore

Sulla vicenda sono intervenuti anche il sindaco del comune in cui Mario risiedeva e il governatore dell’Emilia-Romagna. Il primo ha espresso pubblicamente a papà Antonio e mamma Olga la vicinanza commossa da parte dell’intera comunità. Stessa cosa ha fatto il secondo: “Di fronte ad un dolore che è difficile anche solo poter immaginare, la comunità regionale manda un pensiero commosso ai genitori e alla famiglia del giovane”.