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L’obbligo vaccinale per contrastare il Covid-19, che continua a essere oggetto di dibattito pubblico a ogni livello, inizia a interessare anche le multinazionali in vista del ritorno al lavoro in presenza e dell’allentamento delle misure restrittive.
Covid, Netflix impone l’obbligo vaccinale: interessati attori e lavoratori della Zone A
Netflix è il primo colosso del settore cinematografico a imporre il vaccino a chi accederà ai set. La società californiana richiederà l’immunizzazione agli attori e ai lavoratori che opereranno nella cosiddetta Zone A, ovvero i tecnici e gli operatori che lavorano a stretto contatto con il cast.
La settimana prima della decisione di Netflix il sindacato e le major avevano raggiunto un accordo proprio sul fatto che i nuovi protocolli per i set prevedessero l’implementazione dell’obbligo vaccinale, in vista di un possibile allentamento delle misure anti-Covid-19.
Covid, Netflix imporrà l’obbligo vaccinale: previsti anche tamponi regolari
Stando a quanto emerge, l’obbligo della vaccinazione imposto da Netflix non sarà rivolto ai lavoratori delle cosiddette Zone B, C, e D. Inoltre, secondo The Hollywood Reporter, Netflix potrebbe prevedere alcune esenzioni per casi particolari, per esempio a causa di ragioni di salute, di età o di religione.
Chi lavora ai film, inoltre, dovrà regolarmente sottoporsi a tampone, anche se vaccinato. In linea con i nuovi accordi, anche in questo caso delle eccezioni potranno essere applicate per ragioni di salute, di età o di religione.
Covid, Netflix imporrà l’obbligo vaccinale: il colosso cinematografico sulla scia di Google e Facebook
Nei giorni precedenti, anche Google e Facebook avevano dichiarato che ai propri dipendenti chiederanno di vaccinarsi contro il Coronavirus prima di rientrare in ufficio, diventando le prime tra le grandi società della Silicon Valley a rendere indirettamente obbligatorio il vaccino.
Sundar Pichai, Ceo di Google, ha scritto in una mail al personale che “vaccinarsi è uno dei modi più importanti per tenere noi e le nostre comunità al sicuro nei prossimi mesi”. Non è però chiaro come la società perseguirà questo obiettivo. La vice presidente di Facebook Lori Goler ha invece fatto sapere che tutti i dipendenti che entreranno nelle sedi degli Stati Uniti dovranno essere immunizzati.
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