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Covid o sinusite: i sintomi nei bambini a cui fare attenzione

Covid o sinusite? Attenzione ai sintomi

Covid o sinusite: i sintomi nei bambini a cui fare attenzione in un periodo in cui specie gli under 12 sono soggetti ad infezioni respiratorie

Covid o sinusite: i sintomi nei bambini a cui fare attenzione li ha spiegati al Corriere della Sera il professor Gualtiero Leo, titolare di incarico di Alta Specializzazione in Allergia e Asma presso la U.O.C. di Pediatria – Casa Pediatrica dell’Ospedale Fatebenefratelli, ASST FBF e Sacco di Milano. Il medico parte da un presupposto magari banale ma chi interessa ogni genitore: è quello per cui l’arrivo della stagione fredda e la particolare situazione pandemica, proprio con gli under 12 non coperti dalla vaccinazione anti coronavirus, reclamano un’attenzione particolare

Primi freddi, nuovo dilemma: Covid o sinusite, i sintomi nei bambini 

Il dato è che con l’autunno e l’inverno i bambini che tendono a contarre infezioni respiratorie sono molti. E i sintomi? Quelli “soliti”: tosse, raffreddore e a volte febbre associata. Sono infezioni delle vie respiratorie alte causate da virus che conosciamo bene e che sono più frequenti nella fascia pediatrica degli under 6-8 anni

L’importanza del riconoscere i sintomi nei bambini fra Covid o sinusite

C’è un problema nel problema: quest’anno, a causa del Covid, il riconoscimento dei sintomi, che per certi versi sono similari fra coronavirus e virus “standard”, è fondamentale anche a tener conto del metodo empirico del tampone. E chi ha un raffreddore potrebbe avere sia il covid che una sinusite, cioè una infiammazione dei seni nasali che pregiudica anche la prima disinfezione operata dall’organismo con la produzione di ossido nitrico

Virus o batteri, cioè Covid o sinusite: i sintomi nei bambini fra somiglianze e dubbi

Perciò il primo sintomo è la frequenza di quei raffreddori: chi fra i bambini avesse raffredori frequenti potrebbe avere una sinusite. Come riconoscerla? Ha spiegato il professor Leo: “I sintomi di un raffreddore non sono dovuti solo all’infiammazione del naso ma anche a quella dei seni paranasali e per questo si parla di rinosinusite virale”. Spiega perciò il camice bianco facendo un distinguo: “Se dopo 10 giorni dall’inizio del raffreddore il bambino continua ad avere secrezione nasale (liquida o di tipo mucoso) è possibile che si sia formata un’infezione dei seni e quindi una rinosinusite batterica, che in alcuni casi può protrarsi per lunghi periodi”. Poi la chiosa: “Un sintomo ancora più frequente è la tosse, in particolare nei bambini di età inferiore a 6 anni”.