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Covid, sindacalista morto a 56 anni. I colleghi: “Sempre in lotta per i diritti di tutti”

Vincenzo Raco

Covid, sindacalista morto a 56 anni: “Sempre in lotta per i diritti di tutti”. Il cordoglio dei colleghi del Cobas: "Non c'è conflitto che possa dividerci"

Covid, sindacalista morto a 56 anni. Vincenzo Raco era considerato un uomo “sempre in lotta per i diritti di tutti”, e per questo la scomparsa del 56enne rappresentante Filcams Cgil, commesso del supermercato Carrefour di piazzale degli Eroi a Roma ha gettato tutti nello sconforto. In primis, a fare la tara ovviamente ai familiari, la stessa sigla sindacale con cui Vincenzo aveva lottato per anni. Ecco la nota: “Tutta la Filcams Cgil Roma Lazio si stringe ai familiari, amici e colleghi per la perdita di Vincenzo, nostro delegato e Rls Carrefour. Da sempre ha difeso e lottato per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, rappresentando con orgoglio la Filcams e i suoi valori. Ciao Compagno”. Vincenzo non è purtroppo la prima vittima covid della nota catena di distribuzione. Un cordoglio, quello per la sua morte, che ha visto pienamente partecipe anche Francesco Iacovone in rappresentanza del Cobas nazionale.

Covid, sindacalista morto a 56 anni: il cordoglio del Cobas

Il post sulla sua pagina Facebook dà la cifra di quanto effettivamente Vincenzo fosse stimato nell’ambiente sindacale: “Un’altra notizia devastante, un altro commesso che ci lascia per colpa di questo maledetto Covid. Vincenzo Raco lavorava alla Carrefour di Roma piazzale degli Eroi ed era un delegato sindacale della Filcams. Non c’è conflitto sindacale che ci possa dividere davanti a queste tragedie. Le mie sentite condoglianze alla sua famiglia e ai suoi compagni di lotta. Basta contare i morti, ci vogliono vaccini e tutele per tutti. Che la terra ti sia lieve”.

Covid, sindacalista morto: un leone in bici

Oltre alla lotta per i diritti del lavoratori Vincenzo aveva un’altra grande passione: la bicicletta. Il coronavirus lo aveva colpito e portato allo stremo in poco tempo, tanto da costringerlo ad un tempestivo quanto purtroppo inutile ricovero ospedaliero. Era stato trasferito in terapia intensiva a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni ma la sua fibra da lottatore ha dovuto cedere alla polmonite bilaterale innescata dal covid. E la morte di Vincenzo rimette con forza sul tavolo l’irrisolta questione delle categorie di lavoratori che, pur avendo un contatto continuato con più persone, sono state escluse dalle fasce di inoculazione prioritaria del vaccino.

Covid, sindacalista morto: la battaglia dei commessi

I commessi dei supermercati lottano ogni giorno contro la possibilità molto concreta, di contrarre il virus e morire, e a loro parere non sono state messe in atto tutele ed azioni normative mirate per scongiurare questo rischio. A dare uno scossone alla questione era stata a suo tempo la morte di Rudy Reale, direttore del Todis del quartiere Marconi. Da allora le richieste dei lavoratori di essere vaccinati si erano fatte pressanti e motivatissime. A Fanpage.it uno di quei lavoratori non ha avuto remore nell’affermare che “noi siamo la quarta categoria di lavoratori a rischio e vorremmo da parte dell’istituto della sanità una vaccinazione per come è stata fatta per polizia, carabinieri ed altre categorie simili. Una vaccinazione cioè anche per chi lavora nel settore della grande distribuzione”.