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Eboli, migranti nudi sul balcone: residenti infuriati

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I migranti ospitati in un alloggio della Curia a Eboli hanno preso l'abitudine di sdraiarsi al sole sul balcone completamente nudi.

Scatta la protesta da parte degli abitanti di Eboli. I residenti di via Ripa lamentano infatti che i migranti accolti in un alloggio della Curia di Salerno si stendono sul balcone completamente nudi, con in genitali in bella vista. I cittadini chiedono l’intervento della polizia municipale.

Nudi davanti tutto il quartiere

“È una scena indecente, mi lasci dire che è uno schifo. Non ne possiamo più. Questa scena si ripete da un mese” denuncia una residente di via Ripa ad Eboli, comune in provincia di Salerno. Gli abitanti della zona lamentano il fatto che gli immigrati ospitati in un alloggio appartenente alla Curia di Salerno se ne andrebbero in giro per casa e soprattutto sui balconi con i genitali in bella vista. “Guardi le foto” dice un altro cittadino parlando con un cronista de Il Mattino. “Le sembra una scena normale? – insiste – Forse vivono così a casa loro, ma devono capire che qui non funziona diversamente. Devono coprirsi. Non posso stendersi nudi davanti a tutto il quartiere”.

La popolazione si è quindi organizzata ed annuncia che oggi, lunedì 8 settembre, si recherà dai vigili urbani per sporgere formale denuncia, con a corredo un bel po’ di foto per dimostrare gli atti osceni perpetrati dai migranti. “Non siamo contro l’accoglienza ma pretendiamo rispetto. Si chiama convivenza civile e prescinde dal credo religioso” puntualizzano.

“A breve chiederemo ai preti ebolitani, vogliamo sapere chi gestisce quell’appartamento” annuncia quindi questa mattina Giuseppe La Brocca, delegato alla sicurezza del Comune. “Il problema non è solo la loro nudità, noi condomini non sappiamo chi sono” viene poi spiegato dai residenti, come riporta Il Mattino. “Spesso vediamo facce nuove. Entrano, escono. – si precisa – Non sappiamo niente di loro. All’inizio vivevano senza corrente elettrica. Ora dormono su materassini. Non hanno alcun arredamento. In queste condizioni selvagge non è possibile sperare in una civile convivenza”. E, a quanto pare, non hanno neanche molti vestiti.