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Sicilia, l'Etna sta scivolando in mare: alto rischio tsunami

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Ricercatori tedeschi allarmano la Sicilia: il lento scivolamento del fianco sudorientale dell'Etna verso il mare ha subito una brusca accelerazione.

Gli scienziati del GEOMAR Helmholtz Centre for Ocean Research di Kiel, in Germania, mettono in allarme la Sicilia: l’Etna sta cadendo in mare. Gli studiosi hanno monitorato i movimenti subacquei del vulcano e hanno rilevato che il fianco sud-orientale scivola sempre più velocemente verso le acque del Mediterraneo. L’allarme è giunto quando i ricercatori hanno registrato un movimento di quattro centimetri in soli otto giorni. Non sono possibili previsioni sui movimenti futuri del fianco sud-orientale; ciò che è certo è che se dovesse cadere in mare causerebbe, probabilmente, un collasso del vulcano e uno tsunami che investirebbe la Sicilia.

L’Etna scivola in mare, preoccupazione in Sicilia

L’Etna è il vulcano più attivo in tutto il globo terrestre, per questo viene costantemente monitorato da team di scienziati e geologi di tutte le nazionalità. Il monitoraggio ha fatto emergere il preoccupante slittamento del fianco sud-orientale degli ultimi giorni. La novità dei rilevamenti degli ultimi anni riguarda la causa di tale slittamento. Se fino a qualche tempo fa si pensava che la responsabilità fosse da attribuire all’ascesa del magma, ora si è scoperto che questa spetta invece alla forza di gravità.

Il timore dei ricercatori è che un movimento o uno smottamento improvviso causino il definitivo crollo del fianco del vulcano in mare. Se questo avvenisse la caduta di una quantità così imponente di roccia provocherebbe uno tsunami potenzialmente disastroso per le coste della Sicilia. L’entità dell’onda anomala è calcolabile con un altissimo margine di approssimazione: è difficile stabilire sia la velocità con cui il fianco del vulcano cadrebbe in mare sia il suo peso.